Santa Giovanna
(1957, Saint Joan)
Buongiorno tristezza!
(1958, Bonjour tristesse)
Il ruggito del topo
(1959, The Mouse That Roared)
Fino all'ultimo respiro
(1960, À bout de souffle)
Che nessuno scriva il mio epitaffio
(1960, Let No Man Write My Epitaph)
Desideri proibiti
(1961, Les grandes personnes)
L'amante di 5 giorni
(1961, L'amant de cinq jours)
Lilith - La dea dell'amore
(1964, Lilith)
La linea di demarcazione
(1966, La ligne de dèmarcation)
Una splendida canaglia
(1966, A Fine Madness)
Criminal Story
(1967, La route de Corinthe)
Pendulum
(1969)
La ballata della città senza nome
(1969, Paint Your Wagon)
Ondata di calore
(1970)
Airport
(1970)
Questa specie d'amore
(1972)
Camorra
(1972)
L'attentato
(1972, L'attentat)
Die Wildente
(1976)








GOLDEN GLOBES
L'ingenua maliziosa



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Attrice americana morta suicida a soli 40 anni, tra i simboli della Nouvelle Vague, equivalente all'americana New Wave, di gran talento espressivo, tuttavia mal sfruttata dai registi, anche famosi, in una carriera divisa tra cinema statunitense e europeo, special modo francese, con brevi interventi anche in Italia. Non eccessivamente alta ma ugualmente bella, bionda, occhi azzurri, carattere fragile e instabile, si laurea alla University of Iowa, dove appare in spettacoli studenteschi e non ancora 18enne, nel 1957 è scelta da Otto Preminger per interpretare Giovanna d'Arco nel controverso Santa Giovanna e successivamente, nel 1958, Cecilia nel dramma Buongiorno tristezza! tratto dal romanzo di Françoise Sagan; due flop al botteghino, che non gli consentono da subito grande visibilità, che ottiene nel 1960, grazie all'ottima interpretazione di una studentessa desiderata dall'assassino Jean Paul Belmondo nel crime Fino all'ultimo respiro, diretto da Jean-Luc Godard e ricavato da un notevole soggetto di François Truffaut. Sembra l'inizio di una folgorante carriera, ma il proseguo non conferma le aspettative. Relegata in ruoli di donna assetata di libertà, problematica o in cerca di rivalse, si destreggia con mestiere nella parte dell'infedele moglie in L'amante di 5 giorni e in quello di schizofrenica nel dramma di Robert Rossen Lilith - La dea dell'amore. Negli anni '70, dopo una prova standard, assistente di Burt Lancaster nel disaster-movie Airport, lavora in tre film italiani: Ondata di calore, di Nelo Risi, Questa specie d'amore, di Alberto Bevilacqua e Camorra, di Pasquale Squitieri. Entra in crisi nel periodo dei tre matrimoni, quando è malamente diretta dagli altrettanti mariti-registi, dai quali divorzia in rapida successione. Si applica nel sociale; antirazziale e sostenitrice dei diritti civili degli indiani d'America, è perseguitata dalla CIA e dalla FBI, che la danneggiano gravemente con un campagna di stampa denigratoria, fino a farla precipitare in depressione. Dopo la morte della sua seconda figlia Nina, deceduta due giorni dopo il parto in circostanze ancora poco chiare, tenta più volte il suicidio, sempre in concomitanza con l'anniversario del decesso. Ormai in stato di totale prostrazione, interpreta il suo ultimo film nel 1976, eccellente e sconosciuto dramma di produzione tedesca Die Wildente. Per i successivi restanti tre anni, malgrado le richieste, rifiuta di girare altri film e nel 1979 è trovata morta nel sedile della sua auto, con accanto un biglietto di addio, deceduta per overdose di barbiturici. La FBI, in una nota pubblica, ammetterà la responsabilità morale per il suicidio dell'attrice. Nel 1995, Mark Rappaport dirige Mary Beth Hurt nel documentario-biografico From the Journals of Jean Seberg, ricco di immagini di repertorio. Sposata quattro volte con tre divorzi; primi tre matrimoni con altrettanti registi: François Moreuil, Romain Gary (un figlio, Diego Alexandre), Dennis Berry e, in ultimo, con l'algerino Ahmed Hasni. La figlia Nina, morta due giorni dopo la nascita, pur riconosciuta legittima dall'ormai ex marito Romain Gary, in realtà era nata dal rapporto sentimentale tra l'attrice e lo studente rivoluzionario Carlos Navarra, appartenente all'associazione Pantere Nere, piùùvolte perseguitato dalla polizia federale. Alcuni rumors riferiscono brevi legami tra lei e diversi attori di Hollywood; tra questi, Clint Eastwood, Warren Beatty, Steve Rowland e Serge Gainsbourg.








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