E', indiscutibilmente, il colosso delle produzioni cinematografiche d'inizio secolo e non solo per quel che riguarda il consorzio francese. Nasce dal suo fondatore, Charles Pathé, il quale nel 1896, insieme ai fratelli Jaques, Emil e Théophile inaugura lo studio con il nome Pathé Fréres (appunto, dai fratelli Pathé). Costruisce il suo impero in tempi brevissimi, soprattutto per la commercializzazione esclusiva dei propri macchinari; fonografi, fotocamere, proiettori, rulli per la registrazione del suono e pellicole vergini. Con soli 35 mila franchi stanziati per gli investimenti iniziali, la Pathé si ritrova, nel 1910, un fatturato di oltre 65 milioni di franchi oro. L'egemonia assoluta del mercato porta la casa produttrice all'acquisto del 75% delle sale nazionali e il 40% nel resto del mondo.
Nel 1904 fonda a New York la sussidiaria americana Pathé Excange Company e riesce a distribuire nel giro di 10 anni oltre 12 mila film. Affida il settore produttivo a Ferdinad Zecca, regista e spregiudicato uomo d'affari, che riesce a creare un'esclusiva quasi assoluta servendosi di cinque società parallele che fanno piazza pulita della concorrenza anche con stratagemmi poco ortodossi, tipo operazioni di plagio verso film realizzati da altre compagnie. Ne fa le spese la Méliès, fino allora incontrastata regina degli studi, il consorzio inglese di Brighton e altre case minori. Susseguentemente si espande in Inghilterra con la Pathé British e varca i confini degli Urali distribuendo un enorme quantitativo di documentari, insieme alla Gamount, alla Russia degli zar.
Nel 1908 vara il Pathé Journal, primo cinegiornale della storia del cinema, distribuito in tutte le lingue. Sa cogliere al volo i gusti del pubblico e fraziona i film attraverso un antesignano esempio di generi, riversando la maggior parte dei lavori nell'esercizio dedicato allo spettacolo commerciale (La grevé del 1903, Au pays noir del 1905, L'affaire Dreyfus del 1908 e il primo esempio di "cinema realista" Histoire du crime del 1901) proiettando la rimanenza in un alveo culturale tipico della Film d'Art, discepolo della tradizione teatrale e letteraria (Cleopatra del 1910, Quo Vadis del 1911).
La costante crescita della Gaumont e il periodo bellico della prima guerra mondiale porta lo studio ad un lento e inesorabile declino che si manifesta nel 1920, quando il gruppo è scisso in tutte le componenti d'appoggio con verifica determinata dal solo controllo delle sale attraverso la Pathé Consortium Cinéma e, nel 1930, quando Charles Pathé lascia ogni incarico e si ritira a vita privata. Le azioni sono rilevate prima dalla RKO e in seguito dalla MGM.
Nel 2005, l'erede Raphaël W. Pathé ripristina la tradizione familiare attraverso la Million Ideas Productions rivolta quasi esclusivamente a produzioni televisive.