Film classici in TV: SPARITI

Con il ritorno di Studio Universal, storico canale della tv satellitare di SKY e prima ancora di Stream, questa volta nel digitale terreste, cogliamo l'occasione per fare il punto sulla situazione 'film classici in tv', spesso oggetto di richiesta da parte di numerosissimi visitatori del nostro portale, almeno quelli innamorati del cinema cosiddetto 'di una volta', oggi praticamente invisibile o, per varie circostanze, volutamente dimenticato.

Dagli albori del Primo Canale RAI anni sessanta, nel tempo in cui veniva proiettato Ombre rosse, celebre western di John Ford del 1936, con ritmo medio di una volta al mese, sono passati circa cinquant'anni; e nell'arco di questo tempo la televisione si è naturalmente, per fortuna di tutti, evoluta. L'iniziale crisi e la seguente rinascita del cinema hanno fatto si che la televisione, via introiti pubblicitari, abbia spostato l'attenzione sui film commerciali, d'intrattenimento e di forte impatto sul pubblico. La commercializzazione ha naturalmente preso il sopravvento sulla qualità, quindi è logico dover assistere impotenti a carrellate di cinema spazzatura, intervallati da qualche buon film e raramente da veri e propri capolavori. Nel nostro paese, la cultura filmica è a retaggio di pochissimi eletti; di conseguenza, capolavori come La dolce vita, Viale del tramonto e Quarto Potere, tanto per citarne tre su almeno un centinaio di pari caratura, non potranno mai essere trasmessi in prima serata, proprio perché la programmazione è decisa dall'Auditel, diabolico marchingegno inventato per stabilire le tariffe agli inserzionisti pubblicitari, settato al punto da non tener conto degli indici di qualità ma rivolto soltanto a quelli di gradimento. Tutto è logicamente improntato sul moderno e tutto in nome del ricavo economico, intascato da chi gestisce l'impresa televisiva, sia essa in chiaro che criptata, in grado di scegliere i propri contenuti nel rispetto dei principi del marketing generazionale.

E il cinema classico di una volta? Sparito, o almeno in larghissima parte accantonato. Innanzitutto occorre precisare cosa si intende oggi per cinema classico. Quando negli anni '70 e '80 si indicava appunto un classico, il riferimento andava senza ombra di dubbio a tutti quei film datati 1940 o 1950, se non addirittura antecedenti. Oggi, alle soglie del 2010, si possono tranquillamente indicare come tali anche quei lavori la cui produzione è situabile nei decenni 1970, 1980 e, in qualche caso, addirittura 1990. Il tempo purtroppo corre inesorabile; tutto passa, tutto si scavalca e troppo presto si dimentica.

Dopo questa lunga e noiosissima premessa, forse anche di carattere eccessivamente moralista, ma necessaria per i nostalgici del cinema che fu, qualche consiglio pratico rivolto a coloro che cercano 'disperatamente' film d'annata. Innanzitutto, per ciò che riguarda l'acquisto di film, special modo americani anni '40 e '50 in formato VHS o DVD, in lingua italiana è possibile l'acquisto solo per i titoli famosi, quelli che hanno fatto la storia del cinema. Per gli altri, pur belli, ma considerati minori, l'impresa è ardua se non impossibile. In questo caso non rimane che acquistarli direttamente dal mercato nordamericano, dove la cultura cinematografica può essere d'insegnamento per chiunque, visto come mandano in TV anche film muti in prima serata, alla faccia del budget pubblicitario. I video sono presenti in rete attraverso siti specializzati come amazon.com (il più fornito), i quali dispongono di un parco vendita praticamente illimitato, nei titoli, nei generi e nei personaggi; sia nuovi che usati. Ovviamente in questo caso è necessario accontentarsi della versione originale, con conseguente parlato in lingua inglese.
Il suggerimento più logico, anche se non nell'immediato, è quello di seguire attentamente le programmazioni televisive sia in chiaro che in digitale o satellitare e riferite a non più di cinque o sei canali, i soli che offrono l'opportunità di poter registrare film rarissimi mandati quasi sempre in orari inverosimili. In chiaro, eliminando totalmente le tre testate RAI (ad eccezione, raramente, di RAITRE nella rubrica Fuori Orario curata da Enrico Ghezzi e Marco Giusti in onda il venerdi e sabato intorno all'una o le due di notte) e due Mediaset (Canale 5 e Italia 1), è possibile trovare il film tanto sospirato nel primo pomeriggio su Retequattro (raramente anche in prima o seconda serata, in questi casi per film anni '70 e '80, rarissimamente a notte fonda) e nel primissimo dopopranzo su La7, emittente che possiede un incredibile numero d pellicole per lo più ereditate dalla vecchia gestione d TMC del gruppo Cecchi Gori. Sul digitale terrestre, è possibile assistere a ottimi film, ma non vecchi film, su RAI 4, IRIS e, dall'8 Maggio prossimo sul redivivo Studio Universal, posizionato nel contenitore di Mediaset Premium, che offre vasta scelta di film classici anche in bianco e nero, naturalmente tutti americani. Discorso a parte per l'ampio bouquet di SKY; dei tredici canali dedicati al cinema soltanto due sono riconducibili a programmazioni inerenti a tali film: SKY Classics e Raisat Cinema (ma per entrambi con dovute riserve), in quanto The MGM Channel, che prese il posto in tempi recenti di Studio Universal, trasmette si film d'annata ma semisconosciuti, flop cinematografici e, globalmente, di un pattume unico (leggi articolo al riguardo).

Questo in sommi capi il panorama che offre oggi la televisione italiana (tutta) a riguardo del cinema classico, nella speranza di essere stati d'aiuto per chiunque ami questi film ormai dimenticati.

Finalino in odore di polemica. In quale scantinato sono finite le copie di centinaia e centinaia di film di cui la RAI deteneva i diritti? Buona parte sono stati venduti alla concorrenza, ma i rimanenti dove sono? Si è provato a chiederlo un pò in giro, ma nessuno ha mai dato alcuna risposta.




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