
Il suo nome completo era Sidney Arnold Franklin. Figura non molto celebrata nell'alveo hollywoodiano, ma non per questo meno efficace di altre. Dal carattere schivo e mai propenso nel mettersi personalmente in mostra, ha costruito la sua carriera prima da regista per concluderla, poi, da produttore. Affascinato dalle imponenti ricostruzioni scenografiche, a dato vita, nei due ruoli a produzioni di grande impatto visivo prediligendo in particolar modo la commedia e il melodramma, dopo l'iniziale esperienza nel western del periodo silent-movie. Approda al cinema negli anni '10 assieme al fratello Chester e inizialmente svolge attività di operatore e assistente di scena. Nel 1915 firma un accordo con la Bosworth Company e dirige il suo primo film, The Baby. Per dieci anni è regista per la First National e la Warner Bros per approdare, nel 1924, alla M-G-M, dove ottiene i risultati più incisivi della carriera. Tra le opere di maggior spessore si ricordano Orchidea selvaggia, La fine della signora Cheyney, Private Lives, L'angelo delle tenebre, La famiglia Barrett e, su tutti, La buona terra, imponente rappresentazione del contado cinese con la straordinaria sequenza dell'invasione delle cavallette. Nel 1938 passa alla produzione (Ninotchka, Il ponte di Waterloo, La signora Miniver, Il cucciolo, Prigionieri del passato, La regina vergine). Nel 1946 è consulente non accreditato, tra una schiera di registi, per il superwestern Duello al sole. Ritorna per l'ultima volta alla regia, prima del ritiro definitivo da Hollywood, per Il grande amore di Elisabetta Barrett, prodotto commerciale di successo e remake di La famiglia Barrett del 1934. Nel corso della carriera ha diretto le attrici più affermate dell'epoca, come Norma Shaker, Constance Talmadge, Mary Pickford, Marion Davies, Greta Garbo, Luise Rainer e Jennifer Jones. Sposato all'attrice Enid Bennett, già moglie del regista Fred Niblo.
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