Il suo nome completo era William Augustus Wellman. Figura leggendaria e pregevole autore della cinematografia americana, produttivo e multiforme per ogni genere, ha diretto nell'arco della carriera un'ottantina di film, tra i quali, titoli famosi e di esemplare qualità. Di carattere irascibile (famosi i corpo a corpo con attori e produttori sui set di ripresa) ma di indubbia qualità artistica, eccelle soprattutto nei film di guerra e nel western, ma anche nel gangster-movie e nel film d'azione riesce a conciliare il vigore drammatico con moderazione narrativa, attraverso la sintesi psicologica dei personaggi mai chiamati al ricorso della facile eloquenza. Giovanissimo, arruolato alla Legione Straniera, partecipa da pilota di caccia nella squadriglia Lafayette (da cui ricaverà il soggetto nel suo ultimo film, La squadriglia Lafayette del 1958) nella Prima Guerra Mondiale. Abbattuto in volo e ferito, è decorato al valor militare con medaglia d'onore del Congresso. Si cimenta da istruttore in capo aviatorio e durante una prova atterra in emergenza su un campo di proprietà di Douglas Faibanks, con il quale stringe solida amicizia. Grazie agli auspici dell'attore, entra nel mondo del cinema e dopo tre anni passati alla Fox come attore, nel 1919 passa alla regia. Dopo una serie di film nell'ambito del silent-movie, nel 1927 dirige Ali, colossale produzione della Paramount incentrata su episodi della Grande Guerra dove Wellman, grazie all'esperienza personale maturata sul campo, allestisce le immagini con perfetto dettaglio di situazioni; Ali è il primo film a vincere l'Oscar all'esordio della manifestazione. Con il sonoro, il regista si lega alla Warner Bros e in seguito alla M-G-M; si specializza nel cinema d'azione e dirige opere indimenticabili come Nemico pubblico (1931, che lancia il mito di James Cagney), il dramma È nata una stella (1937, diretto per il produttore David O' Selznick) e Beau Geste (1939. film-mito sulla legione straniera dove mette a punto proprie conoscenze del passato). Negli anni '40 e poi '50, consolida i maggiori sforzi nel western, estremamente maschile, duro e con punte di esecrabile asprezza; dirige Alba fatale (1943, sul tema del razzismo), Buffalo Bill (1944), Cielo giallo (1948, sofisticato disegno psicologico dei protagonisti), Il cacciatore del Missouri (1951), Donne verso l'ignoto (1951), La belva (1954), senza tralasciare altri generi come nei casi del war-movie Bastogne (1949), di I forzati della gloria (1945) e di Prigionieri del cielo (1954). Durante le infauste annate del maccartismo si schiera apertamente in favore alla corrente puritana dell'anti-comunismo. Si ritira nel 1958 e tra il 1974 e il 1975 pubblica due autobiografie (puntualmente non tradotte in italiano), ´A Short Time for Insanity´ e ´Growing Old Disgracefully´. Sposato quattro volte con tre divorzi: inizialmente con l'attrice Helene Chadwick (una figlia, Gloria), poi con la ballerina Margery Chapin, in seguito con Marjorie Crawford e infine con l'attrice Dorothy Coonan, dalla quale ha ben sei figli; tra questi, gli attori Michael, Cissy, James e William Wellman jr.
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