Titolo originale:
L'âge d'or

Anno:
1930

Nazionalità:
Francia

Produzione:
Le Charles Vicomte de Noailles

Genere:
Drammatico

Durata:
64 minuti

Divieto:
Minori di 18 anni

Premi:
Nessun riconoscimento artistico
Luis Buñuel   
title screen

Regia:
Luis Buñuel

Cast:
Gaston Modot, Lya Lys, Caridad de Laberdesque, Max Ernst

Sceneggiatura:
Luis Buñuel, Salvador Dalí
(da vari romanzi del Marchese De Sade)

Fotografia:
Albert Duverger

Arrangiamento musicale:
Georges Van Parys, Luis Buñuel


Un uomo e una donna, attratti da reciproco desiderio, tentano in tutti i modi di soddisfare i propri impeti sessuali, ma la società che li circonda non può dargli licenza.
Trasferitosi in Francia, Luis Bunuel dirige iI suo primo lungometraggio, ideologicamente impresso nell'ambito del cinema surrealista identificato in un trittico, cui si aggiungono Un chìen andalou (1929, cortometraggio) e Terra senza pane (1932, Las Hurdes/Tierra sin pan). Ispirato a racconti vari del Marchese De Sade, prodotto dal Visconte Charles de NoaiIles, è iI film più scatologico di Bunuel, autore di una sceneggiatura ad incastro operata assieme all'amico fraterno Salvador Dalì. Cinema onirico e di sfida verso la società borghese e iI capitalismo, identificati nella Chiesa, nel governo, nelle forze armate e nel patriottismo viscerale. Di breve durata (1 ora), d'impronta semi documentale, facilissimo nello stile narrativo al culmine di una tracciato sferzante e provocatorio, mette in risalto, attraverso fonti visionarie alimentate dalla forza espressiva delle immagini, iI senso bramoso del desiderio cancellato da una realtà che non permette sconti.



Lo scandalo
Il film indignò gli ambienti della destra francese e dopo la prima parigina, iI cinematografo fu preso d'assalto da parte dell'ala conservatrice. Sequestrato su ordinanza del Prefetto, la pellicola fu tolta dalla circolazione e riammessa integralmente soltanto nel 1981, dopo la riedizione americana del 1950, con aggiunta di scene tagliate. Il produttore Charles de NoaiIles, rischiò la scomunica. In Italia, bloccato dalla censura fascista, non giunse mai nel circuito delle sale.
Motivazioni del sequestro: 1) Offesa alla morale pubblica - 2) Blasfemia - 3) Oltraggio alla pubblica decenza in cinque scene incriminate:
a) Effusioni reciproche di natura trasgressiva tra uomo e donna per mezzo di baciamani con prolungate introduzioni delle dita nella bocca dell'altro/a -
b) La protagonista, in preda ad accentuate forme ninfomani, è intenta a succhiare il pollice di una statua
c) La protagonista appare in una sequenza seduta sulla tazza del gabinetto
d) Gesù Cristo è identificato nella persona del Conte di Blangis
e) Una schiera di Vescovi in preghiera è trasformata in una schiera di scheletri.



Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)


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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002