Cast: Zoë Tamerlis,
Albert Sinkys
Darlene Stuto
Helen McGara
Nike Zachmanoglou
Sceneggiatura: Nicholas St. John
Fotografia: James Lemmo
Musica: Joe Delia
Giovane sarta, muta, al rientro a casa subisce uno stupro da parte di un maniaco. Nel breve giro di un paio di ore la storia si ripete, ma lei uccide il depravato di turno e poi, travestita da suora inizia la sua lenta e inesorabile vendetta. Il bersaglio è l'uomo.
Terza direzione di Abel Ferrara ed esordio nel ruolo di protagonista per Zoë Tamerlis, che nel 1992 scriverà per il regista la sceneggiatura de Il cattivo tenente e nel 1999 a soli 37 anni morirà di infarto. Lavoro di stile scorsesiano, per la rappresentazione plumbea e decomposta di una New York inquietante, per il parallelismo dei temi e per la famosa scena di Thana che punta la pistola allo specchio alla stessa maniera di De Niro in Taxi Driver (1976). La materia di fondo è canalizzata sul senso della vendetta e della giustizia privata. La donna, pur nella sua disabilità, riesce a emergere sull'uomo attraverso la ribellione e una brutalità dannata, scaturita fluida dalla propria inferiorità e dalla naturale sottomissione fin troppo trascurata. Film di sesso e violenza, capace di generare equilibrio tra sacro e profano, adiacenti in due cardini metaforici: la giusta punizione (la killer travestita da suora) e la meritata condanna (per chi compie i veri delitti).
Lo scandalo
Film di rilevante controversia. Da una parte esaltato dalle organizzazioni femministe più estreme, dall'altra diede adito a numerose polemiche, per via delle scene sanguinarie e sessuali, quest'ultime rappresentate nelle forme più brutali. La MPAA, per il rilascio del rating R in sostituzione dell'iniziale X, impose alla produzione il taglio complessivo di 4 minuti relativi ai due stupri, all'omicidio del ragazzo in maglietta gialla alla festa di Halloween e alla sequenza dove la killer, completamente nuda, indossa l'abito monastico. Inoltre furono eliminati due frasi pronunciate dallo stupratore nella scena della prima violenza sessuale. In Italia giunse senza alcun taglio e con divieto imposto ai minori di 14 anni. In Europa, sequestrato per 22 anni in Norvegia, 20 anni in Finlandia e 19 in Nuova Zelanda; in Svezia fu bandito a vita. Le due versioni DVD, USA della Artisan e Inglese della Warner, sono entrambe incomplete. La BBFC britannica battezzò il disco con un ulteriore taglio di 1 minuto e 48 secondi, sempre a riferimento delle due scene dello stupro, dopo aver scoperto che in commercio circolava un'edizione uncut, subito sequestrata. Il 27 Aprile 1981, tre giorni dopo la prima, il New York Times riportò una notizia inquietante ma anche divertente: "…al Treasures, nella 42ma strada, solitamente frequentato da vandali e malavitosi, all'inizio della visione il pubblico presente in sala si esaltò con applausi scroscianti alle due scene di stupro. Poi, quando la protagonista inizia a uccidere uomini, gli spettatori ammutoliti lasciarono la sala a testa bassa e il cinema d'improvviso rimase vuoto…".