Titolo originale:
Anni facili

Anno:
1953

Nazionalità:
ITA

Produzione:
Ponti-De Laurentiis Cinematografica

Genere:
Commedia

Durata:
1 ora e 38 minuti (Durata orig.: 1 ora e 46 minuti)

Divieto:
Minori di 14 anni

Premi:
Nastro d'Argento
(Nino Taranto: miglior attore - Sceneggiatura)
Luigi Zampa   
title screen

Regia:
Luigi Zampa

Cast:
Nino Taranto, Alda Mangini, Gino Buzzanca, Clelia Matania, Armenia Balducci, Giovanna Ralli, Gabriele Tinti, Domenico Modugno

Sceneggiatura:
Luigi Zampa, Vitaliano Brancati, Sergio Amidei, Vincenzo Talarico
(dal soggetto di Vitaliano Brancati)

Fotografia:
Aldo Tonti

Musica:
Nino Rota


Senza lavoro, professore siciliano decide di fare da galoppino a potente nobile ex fascista suo compaesano che si dedica allo smercio illegale di medicinali costosissimi. Giunto a Roma, non si adatta agli oscuri meandri della corruzione amministrativa e, scoperto, finisce in galera al posto del barone.
Secondo film della trilogia diretta da Luigi Zampa su testi di Vitaliano Brancati, dopo Anni difficili (1948) e prima di L'arte di arrangiarsi (1955), entrambi con problemi di censura. Commedia satirica sulla corruzione e la burocrazia insita nella Capitale postbellica, interpretata con passione da un Nino Taranto in gran forma. Qua e là spassoso, possiede quel giusto tono inquietante, tipico del rigore funereo di Brancati, che si allaccia a velate tematiche di denuncia contro i potenti e l'affine servilismo.



Lo scandalo
Per il tema centrale caratterizzato dal disfacimento istituzionale a favore del profitto personale dei burocrati, il film non piacque affatto ai politici del tempo. La censura, per non evidenziare l'immagine di un Italia corrotta fuori dai confini del paese, vietò l'esportazione della pellicola all'estero, tagliò sei minuti di scene in tutte le fasi dove il tentativo di corruzione appare evidente e, giudicato il film nel suo complesso come "altamente diseducativo", impose il divieto di visione ai minori di 14 anni. Inoltre, produttori, regista e l'attore Gino Buzzanca furono querelati per diffamazione aggravata dall'ex Maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani, all'epoca presidente onorario del MSI, ma la denuncia non diede alcun seguito poiché giudicata inammissibile.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)



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