Produzione: Zentropa Entertainments France Cinéma ZDF/Arte
Genere: Drammatico
Durata: 1 ora e 48 minuti
Divieto: Minori di 18 anni
Premi: Festival di Cannes (Charlotte Gainsbourg: Miglior attrice - Lars von Trier: Nomination Palma d'Oro)
Regia: Lars von Trier
Cast: Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Storm Acheche Sahlstrøm
Sceneggiatura: Lars von Trier
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Musica: "Lascia ch'io pianga' " dal 'Rinaldo' di Georg Friedrich Händel
Perso il figlio, coppia in crisi decide di ritirarsi in solitudine per riconquistare gli equilibri perduti. La condizione appare buona, ma la realtà è diversa e la situazione precipita nel dramma.
È un segmento autobiografico di Lars von Trier, il quale si identifica in un processo depressivo da lui stesso attraversato, assieme ad altre associazioni quali attacchi di panico, agorafobia, insonnia, scissione corporea, isteria. Un vero ´non senso´; film pigro e inespressivo: mischia le carte in un presunto realismo-surreale scandito da tempi che intrecciano venature poetiche e psicologiche, distingue la materia nel simbolismo avvelenato e attraversa le forme su tracciati inerenti a sensi di colpa, autolesionismo e congiunture opprimenti. Non svela chi sia in realtà l'anticristo; in un progressivo delirio mentale, il regista scorge in Dio il solo responsabile del Male, incapace di porre freno e governo al creato, posto nelle mani del Diavolo, suo più acerrimo nemico. In questo turbinoso delirio, scorrono immagini di sesso oltre l'estremo, attraverso immagini massacranti, dove il culmine è rappresentato dall'auto-sevizia, solo rimedio contro le proprie colpe. Splatter per stomachi forti.
Lo scandalo
Fortemente sconsigliato dalla grande maggioranza della critica, probabilmente prevenuta nei confronti del regista già autore di lavori controversi, il film destò scalpore per la crudezza delle immagini riguardanti situazioni di sesso hardcore, implementate in circostanze estremizzate quali eiaculazione sanguinosa, tortura del clitoride, sevizia dei genitali. Da più parti richiesto il taglio di alcune scene, ma la censura non lo ritenne un sex-film e la scena dell'automutilazione improbabile nell'incoraggiare l'emulazione. Il solo provvedimento adottato fu nel circoscrivere il divieto di visione ai minori di anni 18. Lars von Trier fu duramente criticato, assieme ai due attori protagonisti, nella conferenza stampa al Festival di Cannes.