Cast: Lou Castel,
Eddie Constantine,
Marquard Bohm,
Hanna Schygulla,
Rainer Werner Fassbinder,
Margarethe von Trotta, Ingrid Caven
Sceneggiatura: Rainer Werner Fassbinder
Fotografia: Michael Ballhaus
Musica: Peer Raben
In Italia, nella penisola sorrentina, troupe di cineasti è all'opera per la realizzazione di un film che non riesce a partire. Guida la truppa un giovane regista, frustrato da mille problematiche e dal pensiero fisso sulla mancanza di soldi. Nel frattempo, si consumano varie vicende personali che coinvolgono attori, attrici e maestranze.
Inquinamento tra vero e falso sul mondo del cinema, visto dall'occhio trasgressivo di Rainer Werner Fassbinder, qui presente anche in ruolo e autore di prodotti vituperanti spesso finiti nell'occhio del ciclone. Film di tendenza che esplora senza costrutto l'ambiente cinematografico e lo fa soprattutto con un accanimento particolare, spinto dalla variabile sadico-sarcastica, dettato principalmente dalla figura principale, il regista, esposto in forma di autarchico dittatore. Diviso in due, la parte sufficiente è la seconda, dove il dinamismo di sequenza crea una discreta qualità distintiva che riscatta il lungo prologo asfittico e claustrofobico. Filo narrativo scoordinato, gettato in pasto alla precipitazione e al subbuglio. Anche se meritevole per qualità stilistica, special modo nell'inquadratura, è un lavoro complessivamente inconcludente, fine solo a logiche complesse e individuali. In Italia, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è inedito nelle sale.
Lo scandalo
Malgrado il titolo (per "puttana santa" si intende la macchina del cinema) faccia presagire chissà quale scandalo si possa rifugiare all'interno della pellicola, è un film di mite indecenza, malgrado la censura applicò severe forme di restrizione, special modo nelle scene girate in interni a riguardo di nudità espresse in forme hard piuttosto che naturiste. Scandalizzò soprattutto gli addetti ai lavori e pochi altri benpensanti dell'epoca che videro nella componente gay un attacco, anche se ironico, al naturale complesso eterosessuale.