Dopo la morte dell'imperatore Tiberio, Caligola sale sul trono di Roma e impiega il suo tempo nel terrorizzare, violentare, uccidere e umiliare cortigiani, senatori e matrone romane. Quando si accorge di aver esagerato tenta di riprendersi, ma è troppo tardi; lo ammazzano in una congiura.
Cosa non si fa per mangiare. Sulla scia del sequestrato Io, Caligola (1979) di Tinto Brass, Joe D'Amato, alias David Hills all'anagrafe Aristide Massaccesi, mette in mostra le nefandezze del noto imperatore attraverso un rutilante filmaccio basato esclusivamente sul pornografico, arricchito da scene virulente ed escrementizie. Una trama complicata all'eccesso determina una visione a dir poco sconcertante, sia per il nesso narrativo, sia per la proposizione visuale determinata esclusivamente da scene aberranti condite al gusto splatter. Non si capisce se è film storico, horror o semplicemente a luci rosse. Nel guazzabuglio generale si muovo attori provenienti dal circuito hard e altri da quello teatrale. Una pena.

Lo scandalo
Per manifesta oscenità, il film fu sequestrato dalle sale dopo due giorni di programmazione, respinto ben tre volte dagli esami di revisione, tagliato dalla censura per circa 40 minuti e riammesso, completamente privo di scene scabrose e sessuali con il titolo Caligola…l'altra storia, per una durata che varia tra gli 86 e 109 minuti. Tra la moltitudine di sequenze soppresse si ricordano quelle relative all'incitamento alla prostituzione delle mogli dei senatori, esplicitamente rappresentato, compresa la sua (costretta al sesso a tre con un pretoriano), lo squartamento dei cortigiani, l'immensa orgia imperiale, il rapporto sessuale con il cavallo Incitatus, la scena del fisting (pugno chiuso nel deretano) allo sposo dopo aver violentato la moglie il giorno del matrimonio e molte altre sequenze dello stesso genere, facilmente intuibili. L'originale di 2 ore e 5 minuti esiste solo in versione DVD uscita nel 2004.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )