Durata: 1 ora e 50 minuti (Durata orig.: 1 ora e 56 minuti)
Divieto: Minori di 14 anni (Divieto iniziale: minori di 18 anni)
Regia: Tinto Brass
Cast: Frank Finlay,
Stefania Sandrelli,
Franco Branciaroli,
Barbara Cupisti,
Maria Grazia Bon,
Gino Cavalieri
Sceneggiatura: Tinto Brass (dal romanzo di Junichirô Tanizaki)
Fotografia: Silvano Ippoliti
Musica: Ennio Morricone
A Venezia, poco prima dell'entrata italiana nella Seconda Guerra Mondiale, moglie libidinosa ma ancora piacente di un vecchio sporcaccione, legge nei diari del marito le sue voglie e, per aumentare il desiderio sessuale ormai compromesso, decide assieme a lui di intraprendere un percorso voluttuoso basato su scambi, tradimenti e inganni reciproci.
Dal romanzo Kagi di Junichirô Tanizaki, già portato sullo schermo con tatto e analogo titolo del testo (1959, inedito in Italia) dal regista giapponese Kon Ichikawa, Tinto Brass sradica totalmente tutto ciò che trasuda dal distintivo orientale e inzuppa il biscotto nel trucido, attraverso un film iniquo arrotondato da falsità narrative, situazioni spinte da congetture strambe e sgraziate, sesso caricato a pallettoni oltre il limite della decenza. Direzione oratoriale e attori insignificanti, con la impolpata Stefania Sandrelli, trentasettenne, messa qui di forza dopo i rifiuti della Loren, Mangano, Gastoni e Schneider, che riemerge dal dimenticatoio per recitare non con il viso ma col deretano. Anche il ruolo maschile, poi affidato all'inglese Frank Finlay, fu declinato da Ugo Tognazzi. Ben 100 minuti sui 110 totali affrontano contesti relativi esclusivamente a scene di sesso.
Lo scandalo
Lo scandalo fu immediato, soprattutto preventivo per il nome di Tinto Brass già di per se garanzia di eventuale controversia, special modo a seguito della sua ultima regia del plurisequestrato Io, Caligola (1979). Il Centro Cattolico Cinematografico lo definì: "…film depravato, moralmente inammissibile…". Rifiutato dalla Mostra Cinematografica di Venezia, dopo una serie di denunce, la Procura di Roma ne ordinò il sequestro su tutto il territorio nazionale. Lo stesso giudice a firma dell'ordinanza dichiarò, testualmente, che il contegno sul set di Stefania Sandrelli era "…atteggiamento da vera troia…". Dissequestrato e ripresentato nelle sale a seguito dei tagli imposti dalla censura nelle scene più osé, per un totale di circa 6 minuti, con abbassamento del divieto ai minori, dall'iniziale -18 a -14.