Titolo originale:
Un chien andalou

Anno:
1929

Nazionalità:
FRA

Produzione:
Films de la Pléiade

Genere:
Horror

Durata:
16 minuti

Divieto:
Minori di 16 anni
Luis Buñuel   
title screen

Regia:
Luis Buñuel

Cast:
Simone Mareuil, Pierre Batcheff, rest of cast listed alphabetically: Luis Buñuel, Salvador Dalì, Robert Hommet, Marval, Fano Messan, Jaume Miravitlles

Sceneggiatura:
Luis Buñuel

Fotografia:
Albert Duverger, Jimmy Berliet

Musica:
Tango argentino
"Morte di Isotta" dal ´Tristano e Isotta´ di Richard Wagner

(versione sonorizzata - 1960)


Attraverso il vigore erotico, un uomo e una donna tentano di congiungersi.
Inedito in Italia, disponibile solo nella versione DVD della Raro Video, è, di fatto, il primo film che aprì le porte al surrealismo cinematografico. Prodotto da Pierre Braunberger, ad oggi il produttore con la più lunga carriera (122 film dal 1927 al 1989), con budget aggiuntivo messo a disposizione dallo stesso Buñuel, al suo esordio alla regia, per mezzo di un'erogazione economico-familiare. Cortometraggio senza trama, sviluppato attraverso un delirio onirico dove immagini e ambientazioni assumono ampio disegno di libertà figurativa, che rigetta ogni prerogativa di carattere politico, storico, estetico e etico. Anche se le interpretazioni variano a secondo di ogni singola lettura, il cardine fondamentale di questo film è senza dubbio riconducibile a uno sconfortato richiamo contro il crimine e la violenza. Un esperimento idealista di attraente influsso irrazionale, visivamente funebre e sovversivo, intriso di aggressività e pulsione erotica, trascinante nel suo imponente contesto visionario aderente a forme smaniose, allegorie, emblemi e riferimenti. L'idea di partenza di questo corto che ha fatto scuola, nasce nel 1928, quando Buñuel, ospite di Salvador Dalì (presente in un ruolo) nella residenza di Figueros, sogna una nuvola affilata a modello di lama che taglia in due la Luna; di contro, nella stessa notte l'amico sogna una mano piena di formiche. Da qui, il percorso privo di spazio e tempo, alimentato solo dall'energia del desiderio, bramato, ma represso dall'istituzionalismo morale e religioso, attentatore della libertà individuale e unico responsabile dell'umana furia delittuosa.



Lo scandalo
In Francia, il film creò un pandemonio tra tutte le correnti conservatrici, che già rifiutavano compromessi con la nascente letteratura surrealista e dadaista. Accusato di non contenere fluidità narrativa, aggressivo e osceno, fu tolto dalla circolazione per molti anni e soltanto nel 1960 ripresentato dallo stesso Buñuel in versione sonorizzata. Almeno sette le scene considerate scandalose: 1) con un affilato rasoio un uomo taglia ed estrae l'occhio di una donna (nella scena fu usato l'occhio di un bue) 2) una mano aperta dal cui centro, a modello di foro stimmate, fuoriescono milioni di formiche 3) un uomo vestito da cameriera 4) due amanti che passeggiano in riva al mare improvvisamente appaiono morti, seppelliti dalla sabbia fino alla testa 5) una mano mozzata al centro di una strada 6) la mano di un uomo accarezza prima le natiche di una donna e poi il suo seno 6) due vescovi legati a due pianoforti a coda, uno trascinato da un asino e l'altro sormontato da un altro asino, però morto 7 ) una donna vede la testa di un uomo mozzata e priva di bocca.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)


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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002