Durata: 1 ora e 30 minuti (Durata orig: 1 ora e 40 minuti)
Divieto: Minori di 18 anni
Premi: Festival di Cannes (David Cronenberg: Premio speciale della giuria - Nomination Palma d'Oro)
Regia: David Cronenberg
Cast: James Spader,
Holly Hunter,
Elias Koteas,
Deborah Kara Unger,
Rosanna Arquette,
Judah Katz,
Boyd Banks, John Stoneham Jr.
Sceneggiatura: David Cronenberg (dal romanzo di J.G. Ballard)
Fotografia: Peter Suschitzky
Musica: Howard Shore
In un mondo corrotto dall'alienazione del sesso, manifestato attraverso scontri automobilistici sadomaso eroicizzanti, con copioso spargimento di sangue, una coppia, per raggiungere la piena goduria, decide di provarle tutte, fino a volare in un precipizio a bordo della propria vettura.
Dall'omonimo romanzo porno-metallico-tecnologico di J.G. Ballare, probabilmente più folle lui del regista, un insulso e provocatorio film, sconnesso, farneticante e strampalato, immerso in una visione futura apocalittica, dove l'adorazione dell'autovettura è messa in relazione a istinti carnali che partoriscono degenerazioni erotiche imprevedibili. David Cronenberg, specialista di prodotti aberranti, spesso acclamato per l'audacia e la capacità di osare, tasta il recondito fantasioso e prova ad anticipare quella che sarà la cinematografia del futuro, esclusivamente improntata sul raccapriccio tecnologico. Mette in primo piano l'orgasmo, raggiungibile nel suo totale godimento soltanto attraverso lo spargimento di sangue causato da situazioni inerenti a scontri frontali tra veicoli, ribaltamento di auto che sfrecciano all'impazzata, voli in scarpate a precipizio sul mare e tutto ciò che appartiene alla casistica dei più sanguinari incidenti automobilistici. L'immagine, alla lunga di una noiosità siderale, è consequenziale nel contorto, rappresentato dal mistico movimento di lamiere di automobili, corpi martoriati e piagati, cicatrici profonde, vasti ematomi, malformazioni e smembramento dei tessuti, protesi ortopediche e perversioni sessuali esplicite, queste visivamente impresse a modello hardcore. Flop nelle sale con incassi vicino allo zero in tutto il mondo. Più che un film, è un danno.
Lo scandalo
Lo scandalo fu immediato, già alla presentazione al Festival di Cannes, accolto tra lo smarrimento generale del pubblico, impressionato dal bollino rosso che invitava chi era troppo sensibile a disertare la proiezione. La distribuzione andò peggio. Con l'accusa di incitamento all'emulazione verso le nuove generazioni, in Inghilterra fu immediatamente sequestrato, poi riammesso, ma non in tutte le sale del Regno Unito, con tagli di 10 minuti di pellicola operati dalla BBFC e divieto ai minori di 18 anni. Negli USA, distribuito in due versioni R e NC-17, per le numerose scene attinenti alla sfera sessuale, linguaggio provocatorio e contenuto hard aberrante. In Italia, gli apparati politici, dall'estrema destra alla sinistra, dimostrarono compattezza e condannarono il film chiedendo il sequestro su tutto il territorio nazionale. Il giudice predisposto, Gaetano Eboli, dopo la denuncia del parlamentare Carmine Attanasio dei Verdi, che giudicò il lavoro "…film spazzatura, gratuito e stupido…", lo bloccò per 42 giorni. Riammesso nei circuiti delle sale con tre le scene accorciate: 1) il libidinoso assistere da parte della coppia davanti alla tv, di un video che proietta immagini di scontri automobilistici sanguinosi 2) Rosanna Arquette, con uno sfregio sul volto simile a una vagina, struscia la gamba con accenti osceni sulla carrozzeria di una Ferrari 3) il capezzolo della protagonista, durante un rapporto anale con un istruttore di volo all'interno di un hangar, è pressato con estrema violenza contro l'ala di un aeroplano.