Titolo originale:
Il delitto Matteotti

Anno:
1973

Nazionalità:
ITA

Produzione:
Claudia Cinematografica

Genere:
Storico

Durata:
2 ore

Divieto:
Film per tutti (Divieto iniziale: minori di 16 anni)

Premi:
Festival di Mosca
(Florestano Vancini: Premio Speciale della Giuria)
Florestano Vancini   
title screen

Regia:
Florestano Vancini

Cast:
Mario Adorf, Riccardo Cucciolla, Damiano Damiani, Vittorio De Sica, Giulio Girola, Franco Nero, Renzo Montagnani, Gastone Moschin, Umberto Orsini

Sceneggiatura:
Florestano Vancini, Lucio Battistrada

Fotografia:
Dario Di Palma

Musica:
Egisto Macchi


Giacomo Matteotti, deputato socialista, dopo il discorso accusatorio contro il fascismo pronunciato in Parlamento nel Maggio 1924, sequestrato e ucciso da agenti della neonata polizia segreta appartenente alla Milizia. Benito Mussolini, il 3 Gennaio 1925, dichiara di essere il mandate storico, morale e politico di ogni fatto avvenuto. Con l'avvallo della monarchia promulga le Leggi Speciali, chiude la Camera e, di fatto, instaura il totalitarismo.
Florestano Vancini, abile narratore e regista d'impegno fin troppo trascurato, con taglio cronistico filma un lavoro di struttura storico-drammatica; delinea i protagonisti nel loro aspetto politico e traccia il contorno con abile precisione documentale. Il montaggio serrato concede scioltezza al percorso narrativo, mai affossato nel pesante, quasi inevitabile in questi generi di film. Stupenda galleria di attori, con la straordinaria performance di Mario Adorf nel ruolo del Duce, la migliore tra tutte le figure di Mussolini mai apparse sugli schermi, con il celebre discorso finale, al tempo mai registrato in nessun video.



Lo scandalo
Si registrarono velati risentimenti da parte delle classi industriali del Nord Italia, special modo per il riferimento a personaggi forti quali Agnelli, Olivetti e Pirelli che nel film, pur non visibili, sono esplicitamente citati come fautori dell'avvento fascista e consensualmente favorevoli all'instaurazione del regime totalitario. I monarchici rifiutarono la figura del re come descritta, estremamente fragile e scombinata a livello mentale. Anche la Chiesa ebbe da ridire, soprattutto per il ritratto dato al Cardinale Gasparri, descritto come mestierante asservito al sistema politico. Inizialmente la censura applicò il divieto ai minori di 16 anni per le due sequenze relative ai pestaggi di Giacomo Matteotti e Piero Gobetti; provvedimento subito revocato, quindi classificato come film per tutti.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)


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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002