Titolo originale:
The Devils

Anno:
1971

Nazionalità:
ING

Produzione:
Russo Productions

Genere:
Storico

Durata:
1 ora e 51 minuti (Durata orig.: 1 ora e 57 minuti)

Divieto:
Minori di 18 anni

Premi:
Nastro d'Argento
(Ken Russell: Miglior regista per film straniero)
Ken Russell   
title screen

Regia:
Ken Russell

Cast:
Oliver Reed, Vanessa Redgrave, Dudley Sutton, Max Adrian, Gemma Jones, Murray Melvin, Michael Gothard, Georgina Hale, Brian Murphy, Christopher Logue, Graham Armitage

Sceneggiatura:
Ken Russell
(dal romanzo di Aldous Huxley e dalla piéce teatrale di John Whiting)

Fotografia:
David Watkin

Musica:
Peter Maxwell Davies


Nella Francia del XVI secolo, sotto il regno di Luigi XIII e Richelieu, la vita dissoluta di Urbain Grandier, prete sconsacrato per atti sessuali e poi ingiustamente accusato di stregoneria dell'Inquisizione, che lo porta al rogo, dopo indicibili torture, nell'estate del 1634.
Dalle cronache del tempo, poi rielaborate nel romanzo ´The Devils of Loudon´ (´I diavoli di Loudun´) di Aldous Huxley scritto nel 1952 e dalla rappresentazione teatrale The Devils di John Whiting del 1960, Ken Russell, regista kitsch già autore di altri film controversi, sparito nell'oblio da un giorno all'altro, filma un lavoro di eccessivo stile barocco, provocatorio oltre misura e dissennatamente indirizzato nel mostrare la visione dell'inferno nella Chiesa; un inferno al quale la stessa Chiesa non crede. Calcato in forme esagitate che riconducono a un manicheismo di facciata fin troppo eloquente, tempra il vigore descrittivo attraverso il primo e primissimo piano, forzando così una dialettica che conduce all'ideologia di base, secondo la quale il demone, se mai esiste, è insito nel potere dello Stato e nel servilismo religioso e, servendosene, opera nelle barbarie più assolute contro la legittima libertà individuale. È il film che diede via al nun-movie, genere apparentato alla voluttosità sessuale delle monache.



Lo scandalo
Tra i film-scandalo più famosi, almeno per quelli prodotti fino al 1970. Lo scalpore, dettato da immagini truculente unite al concetto linguistico del tema, altamente blasfemo, fece in breve il giro del mondo tra divieti, sequestri e mutilazioni di scene. Ma è in Italia, sede del cattolicesimo, che lo scandalo prese piede con maggiore intensità. A seguito di denunce private e collettive, interventi autorevoli e pressioni politiche, il film, accusato di violazione all'articolo 528 del codice penale, "presentazione di spettacoli osceni", fu immediatamente sequestrato a Verona, sede della prima, e susseguentemente in altre 12 città. Dopo l'inevitabile dissequestro ad opera della Cassazione con aggiunta del divieto ai minori di 18 anni, la censura intervenne con tagli complessivi di 6 minuti (negli USA, addirittura 14) a riferimento di sequenze oltraggiose al limite del vilipendio alla religione di stato. Ben sette furono le scene considerate oltraggio al pudore, alla morale, al credo cattolico e di conseguenza tagliate: 1) le orge di sesso tra laici e religiosi 2) il delirio mistico-sessuale delle suore, tra atti di lesbismo, autotorture e orge 3) l'esorcismo sull'altare 4) il passaggio dell'ostensorio con l'Ostia Sacra nel mezzo di un orgia sfrenata 5) la masturbazione col crocefisso e l'icona di Cristo davanti a un prete che si tocca sotto la tonaca 6) i pali delle esecuzioni con sopra issati i corpi in decomposizione dei condannati 7) il rogo del protagonista. Durissime furono le prese di posizione da parte di tutto il mondo cattolico, dall'Osservatore Romano al CCC (Centro Cattolico Cinematografico) e anche l'allora Patriarca di Venezia, Albino Lucani (in seguito Papa Giovanni Paolo I) criticò apertamente la Mostra Cinematografica di Venezia e il suo responsabile Gian Luigi Rondi, per aver messo in visione un film di ´deturpante offesa alla spiritualità´. Il giornalista cattolico dell'Avvenire, Giovanni Roboni, fu licenziato per aver scritto sul giornale giudizi positivi in merito alla classificazione del film. Oliver Reed e Vanessa Redgrave furono minacciati di arresto e detenzione in carcere se mai avessero messo piede in Italia nei prossimi tre anni.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )






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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)


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