Giovane spogliarellista decide di avere un figlio ma il compagno non è d'accordo. Prova allora con un suo amico e soltanto a quel punto lui capisce quanto è importante stagli vicino.
Commedia dell'equivoco, piacevole, variegata nei generi tra comedy, dramma e musical. Operazione riuscita per Jean-Luc Godard, al suo terzo film e primo in Technicolor a schermo panoramico, il quale dispone la storia a modello metaforico, manifestato dal senso pratico e dal concetto di base, dove tra uomo e donna è sempre quest'ultima a comandare. Dominano i dialoghi e una coloritura sentimentale quasi astratta ma pur sempre tangibile nelle forme, nel bizzarro movimento delle scene, nella perfetta disposizione dei personaggi. Brava e bella Anna Karina, nel periodo moglie del regista.

Lo scandalo
L'edizione italiana fu vittima di una deturpazione bestiale di scene, sonoro (musica e dialoghi), doppiaggio e montaggio, al punto di apparire totalmente incomprensibile. La censura lo considerò osceno e applicò il divieto ai minori di 16 anni, ma il nullaosta arrivò soltanto dopo che lo studios mise tagli in sette sequenze con soppressione totale di circa 40 metri di pellicola. Due le scene di maggior ´scalpore´: quella dove il compagno della protagonista va con una prostituta e l'altra, a riguardo della spogliarellista che si ´intrattiene´ con l'amico di lui. Sforbiciate o, parzialmente oscurate, altre cinque scene: 1) la ballerina si copre il seno nudo 2) la ragazza si regge il seno con le mani 3) Alfredo e Angela nella stanza da letto 4) primo piano sulla schiena nuda della donna sul letto 5) la spogliarellista con le piume. Inoltre modificati 5 dialoghi, con caduta nel ridicolo involontario; tra questi, la frase "…se dobbiamo dormire insieme voglio vederti spogliata…", sostituita con " …approfitterei dell'occasione per vedere il tuo numero...".

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )