Titolo originale: Une femme mariée: Suite de fragments d'un film tourné en 1964
Anno: 1964
Nazionalità: FRA
Produzione: Anouchka Films/Orsay Films
Genere: Drammatico
Durata: 1 ora e 34 minuti (Durata orig.: 1 ora e 35 minuti)
Divieto: Minori di 18 anni
Premi: Festival di Venezia (Jean-Luc Godard: Nomination Leone d'Oro)
Regia: Jean-Luc Godard
Cast: Bernard Noël,
Macha Méril,
Philippe Leroy,
Christophe Bourseiller,
Roger Leenhardt,
Margaret Le Van,
Véronique Duval,
Rita Maiden
Sceneggiatura: Jean-Luc Godard
Fotografia: Raoul Coutard
Musica: Artisti vari - Stralci da opere di Ludwig van Beethoven
Donna sposata a un pilota e amante di un attore rimane incinta. Corre dal ginecologo, ma non sa chi sia il padre.
Film di bassa misura, visionario, cronologicamente descritto nell'arco temporale di una giornata, frammentato da una serie di dialoghi interrotti o alimentati da didascalie in sovrimpressione che partecipano al festival del monologo fine a se stesso. È l'arrogante ´sperimentazione´ del nuovo cinema di Godard, del quale si capisce poco o addirittura nulla. Spadroneggia nel vacuo per mezzo di situazioni a suo dire ´espressive´, inerenti a reminiscenze, tempo che scorre, vita e morte, incapacità nel distinguere l'amore dal sesso, problematiche legate agli anticoncezionali, corpi nudi che si rotolano nelle lenzuola. Si vive nel frenetico movimento della protagonista, che si agita in un telaio narrativo approssimato e allusivamente ristretto al tema della privazione generazionale, soffocata dal consumismo e dal benessere sociale. C'è chi giura che questo sia uno dei migliori risultati di Godard.
Lo scandalo
Presentato al Festival di Venezia, trovò l'iniziale smarrimento del pubblico, confuso e infastidito dall'eccessiva impostazione avveniristica, rovinosa per deformazione morale della famiglia qui legata a vincoli di esposizioni intime, matrimoniali e extraconiugali. La censura considerò il film come nitida espressione di scene pornografiche, offensive alla morale e al pudore, con trama che sfida qualsiasi logica del giudizio etico costituito da un susseguirsi di sequenze erotiche e aggravato da dialoghi estremamente pesanti. Oltre al divieto ai minori di 18 anni, la commissione impose il cambio del titolo da La femme mariée a Une femme mariée, con l'indeterminativo per evitare logiche accomunanti. Nel ridicolo, anche se non risulta dai documenti ufficiali, il film fu alleggerito di alcune brevissime scene, come quelle del nuovo costume da spiaggia, dell'aereo che allude al marito, del rubinetto del bidet e di alcune posizioni sul letto.