Titolo originale:
Ekstase

Anno:
1933

Nazionalità:
CEC - AUSTRIA

Produzione:
Elektafilm

Genere:
Drammatico

Durata:
1 ora e 22 minuti (Durata orig.: 1 ora e 35 minuti)

Divieto:
Minori di 18 anni

Premi:
Festival di Venezia
(Gustav Machatý: Coppa Mussolini - nomination)
Gustav Machatý   
title screen

Regia:
Gustav Machatý

Cast:
Hedy Kiesler (Hedy Lamarr), Aribert Mog, Zvonimir Rogoz, Leopold Kramer, Jirina Steimarová

Sceneggiatura:
Gustav Machatý, Frantisek Horký
Jacques A. Koerpel

(dal testo di Robert Horky)

Fotografia:
Jan Stallich, Hans Androschin

Musica:
Giuseppe Becce


Giovane e bella moglie di un uomo anziano, ricco, arrogante e impotente, fugge dal marito per tornare alla fattoria dove è nata. Si innamora di un giovane meccanico che la incontra mentre fa il bagno nuda in un fiume. Lui risveglia in lei la passione erotica ormai nascosta; i due vivono un amore pieno e vigoroso, ma quando il marito scopre l'adulterio si suicida. Per rimorso lascia l'amante.
Seconda opera osé di Gustav Machatý, dopo il controverso Erotikon del 1929. Film scioccherellone e tedioso, la cui logica è limitata alla sola rappresentazione della delizia erotica, marcata nella voluttà espressiva della protagonista e aleggiato in forme concrete poggiate su cause inerenti al risveglio delle passioni. Dialoghi mosci, interpretazioni scialbe, regia piatta. Hedy Kiesler, dal 1938 a Hollywood sotto pseudo di Hedy Lamarr imposto da Louis B. Mayer, si mostra totalmente nuda in un pecoreccio via vai nel bosco, al punto che il suo primo marito, infuriato come un toro, cercò disperatamente tutte le copie del film per distruggerle. Gustav Machatý regista buono a nulla ma capace di tutto, grazie al suo anticonformismo e a questi due film ravvicinati, riuscì a crearsi una certa immagine, tanto da trasferirsi negli USA per poi finire relegato, una volta scoperte le sue nulle qualità, a otto filmacci di serie b per la Republic, molti dei quali senza apparire tra gli accrediti.



Lo scandalo
In tempi dove la morale pubblica reggeva le sorti sociali del mondo, lo scandalo fu praticamente inevitabile. Accusato di pornografia, immoralità familiare, sconcezza e di stimolo alla libidine, fu immediatamente sequestrato e poi riammesso dalla censura con tagli di 13 minuti totali a riguardo delle seguenti scene: 1) il bagno nel fiume della protagonista completamente nuda 2) il passeggiare nel bosco della donna svestita di ogni suo abito anche intimo, a similitudine del Paradiso Terrestre 3) continui amplessi con simulazione dell'atto sessuale 4) la lotta tra stalloni 5) l'aratro che scava un solco; queste ultime due sequenze, sforbiciate perché giudicate carnali e allusive ai rapporti erotici. Nel 1935, gli USA bloccarono le pellicole alla dogana, primo caso della cinematografia americana e ne proibirono la diffusione per l'indecente e immorale rappresentazione, in aperto contrasto con la legge sulla cultura. In Italia, dopo la presentazione (acclamata) al Festival di Venezia, a seguito della pubblica denuncia di Papa Pio XII, la censura fascista lo sequestrò da tutto il territorio nazionale. Stranamente, la Germania nazista lo accolse con favore malgrado l'imposizione del divieto, primo paese a imporlo; il Ministero della Propaganda motivò il nudo come alto esempio di arte figurativa, almeno fin quando non venne a galla che Hedy Lamarr era di origine ebrea e solo a quel punto, Joseph Goebbels in persona, ordinò l'immediato sequestro della pellicola da tutte le sale tedesche. Occorsero più di 40 anni prima che la simulazione dell'atto sessuale fosse riproposta sullo schermo; ciò avvenne nel 1973 in una sequenza di A Venezia…un dicembre rosso shocking, nella quale Donald Sutherland e Julie Christie appaiono '´veri´ nella avance erotica. Per onore di statistica e dovere di cronaca, è bene stabilire definitivamente, dopo tanta confusione, che questo è il primo film nella storia del cinema dove sono mostrate scene erotiche; ma non è, come spesso erroneamente riportato, il primo caso dove la protagonista appare totalmente nuda sullo schermo. Per il cinema cecoslovacco, Ira Rina si spogliò per prima nel 1929 in Erotikon, dello stesso Machatý e, in assoluto, Audrey Munson fu la prima attrice a mostrare tutte le sue grazie da nuda modella in Inspiration di George Foster Platt, film del 1915.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)


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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002