Ossessionata da ricordi d'infanzia legati a una violenza sessuale subita dalla madre, giovane e attraente ragazza giunge in un villaggio della provincia francese e sposa un meccanico con il preciso intento di trovare vendetta, poiché l'uomo nasconde prove dell'accaduto. Epilogo tragico.
Thriller accademico di riconoscibile stile francese, ovattato da una fosca messinscena e permeato da situazioni ad intreccio ricavate in flashback, amministrate sul ricorso astratto di metafore congiunte a vincoli degenerativi imbastarditi da follia, violenza, sangue, rapporti incestuosi. La vera ragione d'essere è individuata nella presenza di Isabelle Adjani, brava quando fa l'isterica e seducente quando si spoglia nuda.

Lo scandalo
Presentato al Festival di Cannes, riuscì a far colpo negativo anche nelle menti dei più placidi benpensanti, che accusarono il film di oscenità e violenza gratuita. La censura italiana del tempo impose il divieto ai minori di 14 anni non prima di aver alleggerito la pellicola con tagli di circa 7 minuti relativi a scene di sangue e, soprattutto, ai nudi totali della protagonista Isabelle Adjani.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )