Titolo originale:
Il fiore delle mille e una notte

Anno:
1974

Nazionalità:
ITA - FRA

Produzione:
PEA

Genere:
Fantasy

Durata:
2 ore e 10 minuti (Durata orig.: 2 ore e 35 minuti)

Divieto:
Minori di 18 anni

Premi:
Festival di Cannes
(Pier Paolo Pasolini: Gran Premio della Giuria; nomination alla Palma d'Oro)
Pier Paolo Pasolini   
title screen

Regia:
Pier Paolo Pasolini

Cast:
Ninetto Davoli, Franco Citti, Franco Merli, Tessa Bouché, Ines Pellegrini, Margareth Clémenti, Luigina Rocchi

Sceneggiatura:
Pier Paolo Pasolini, Dacia Maraini

Fotografia:
Giuseppe Ruzzolini

Musica:
Ennio Morricone


Ragazzo insegue la sua amata fatta schiava da un re. Nello stesso tempo, due giovani reclutano fanciulli e fanciulle per stabilire chi tra loro è più bravo/a nel concedersi al sesso.
Dopo Il Decameron (1971) e I racconti di Canterbury (1972), Pasolini chiude il triangolo alla supposta "trilogia della vita", attraverso un indecoroso spettacolo inneggiante al sesso e all'imminente senso della morte. Film di bassa lega, indifendibile, lontano parente del realismo pasoliniano. Privo di volume storico si sottrae, per logica di genere, a tematiche sociali e di denuncia al potere. Concede allo spettacolo il gusto dell'osceno, distingue il percorso narrativo con operazioni a incastro, esalta a suo modo gioia e amore in funzione di deprimenti quadretti inneggianti al sesso e alla sua funzione dell'atto, qui rappresentati in un vorticoso girotondo etero-omosex-pedolifo.



Lo scandalo
Subito denunciato per oscenità dopo la presentazione al Festival di Cannes è, tra i rari casi, nella filmografia del regista bolognese, dove la magistratura (di Milano) non diede luogo a procedere. La durata ridotta di 15 minuti rispetto alla copia originale, non fu quindi opera di tagli apportati dalla censura, ma dall'intervento stesso di Pasolini che eliminò di sua volontà 410 metri di girato. Ma il passaggio televisivo ´rese necessario´ l'intervento dei censori, i quali si adoperarono in abbondanti sforbiciate al punto che ad oggi, del film, rimane ben poco. Tra le moltitudini di scene soppresse si ricordano: 1) sesso di ogni pratica in esplicite forme quasi ad apparire reale 2) mani di donne su peni in erezione 3) nudità totali di giovani ragazzi fronte e retro, compresa una sequenza dove un bambino nudo suona un campanello 4) primi piani di genitali 5) un ragazzo e un uomo adulto entrano nudi in una vasca 6) una donna è schiaffeggiata e legata 7) due uomini sono legati con funi su delle croci 8) un uomo legato è picchiato e poi castrato 9) a una donna sono tagliate mani e piedi prima di essere decapitata 10) un ragazzo è accoltellato nel sonno con telecamera fissa in primo piano sul sangue che esce dalla bocca. Inoltre, alleggerite diverse sequenze allusive a uso di alcol e droga.
Se questa è poesia…

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )






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original poster
(Video Clip)
Original Track Music

(1.00)


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