Titolo originale:
Song of the South

Anno:
1946

Nazionalità:
USA

Produzione:
Walt Disney Productions

Genere:
Commedia mista Animazione

Durata:
1 ora e 49 minuti

Divieto:
Minori di 18 anni

Premi:
Premio Oscar
(Canzone: “Sip-a-Dee-Do-Dah” - James Baskett: Oscar Speciale per la caratterizzazione )
Nomination all'Oscar
(Musica)
Harve Foster e Wilfred Jackson   
title screen

Regia:
Harve Foster e Wilfred Jackson

Cast:
James Baskett, Bobby Driscoll, Luana Patten, Glenn Leady, Ruth Warrick, Lucile Watson, Hattie McDaniel

Sceneggiatura:
Raymond Dalton, Morton Grant, Maurice Rapf
(dal soggetto di Raymond Dalton, Bill Peet, Ralph Wright, Vernon Stallings e dal libro di Joel Chandler Harris)

Fotografia:
Gregg Toland

Musica:
Daniele Amfitheatrof


Johnny, ragazzino rimasto solo e intristito per la mancanza del padre partito per la Guerra Civile americana, ascolta con piacere le favole narrate dallo Zio Tom, vecchio schiavo di colore del Sud. Dall'omonimo racconto di fiabe, in originale "Tales of Uncle Remus", di Joel Chandler Harris sceneggiato a otto mani con innesti arbitrari, Walt Disney prova l'adesione tra cinema reale e animazione, queste attivate nei personaggi di Fratel Coniglietto, Compare Orso e Comare Volpe. Nel complesso stucchevole, emerge grazie alle tre scene in cartoon.



Lo scandalo
Ci furono numerose proteste, specialmente da parte della popolazione di colore, che nel film disapprovarono la rappresentazione degli afro-americani, definiti come servi dei bianchi. La NAACP ('Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore') andò oltre, sostenendo che nel film esisteva uno spunto potenziale preposto a sostenere, attraverso la forma idilliaca, un rapporto basato ancora sulla schiavitù, benché abolita da circa un secolo. L'obiezione principale fu nella sua rappresentazione stereotipata dei neri nelle sequenze live-action, anche se la NAACP sostenne, erroneamente, che il film in realtà fu realizzato per raffigurare la schiavitù e la tacita approvazione del rapporto padrone-schiavo. Completamente priva di fondamento la voce che per molto tempo girò circa un divieto applicato ai minori. E' tra i pochissimi casi dove un film prodotto dagli americani sia stato distribuito in versione home-video praticamente in tutto il mondo all'infuori degli USA. Recentemente, un portavoce della Disney affermò che tale decisione fu presa e mai cambiata poiché "…la sensibilità che esiste nella nostra cultura non può permettere azioni che tendano a procurare ripercussioni sociali in campo politico-razziale…".

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip WMP - 0.30)
Original Track Music

(1.00)


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Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002