Titolo originale:
Gli zitelloni

Anno:
1958

Nazionalità:
ITA

Produzione:
Union Film/Cineproduzioni Bistolfi

Genere:
Commedia

Durata:
1 ora e 30 minuti

Divieto:
Minori di 16 anni
Giorgio Bianchi   
title screen

Regia:
Giorgio Bianchi

Cast:
Vittorio De Sica, Walter Chiari, María Luz Galicia, Mario Riva, Mario Carotenuto, Rina Morelli, Aroldo Tieri

Sceneggiatura:
Giorgio Bianchi, Silvio Amadio, Antonio Amurri, Mario Guerra, Carlo Romano
(dal soggetto di Silvio Amadio, Antonio Amurri, Mario Guerra, Carlo Romano)

Fotografia:
Manuel Berenguer, Tino Santoni

Musica:
Italo Greco, Manuel Parada


Consigliato da un professore locale a rompere il fidanzamento e istruito sulla non necessità del matrimonio per i suoi vincoli 'terribili', giovane droghiere, prossimo allo sposalizio con la figlia della padrona di casa, entra in crisi. Un sogno accresce ancor di più i suoi dubbi; poi, quando decide di annullare le nozze, scopre che l'amico, in realtà vuole spassarsela con ragazza. Cambia ancora idea e si sposa.
Commedia d'annata, irriverente, ricca di gag e centrata sul tema dell'inutilità del matrimonio, unione che gli sceneggiatori rappresentano come 'condanna' al naturale libertinaggio dell'uomo trasformato in marionetta al servizio dell'istituzione. La storiella si regge in piedi a mala pena, ma la coppia De Sica-Chiari funziona, l'ambientazione è tipica della provincia italiana di quegli anni e il contorno ci sa fare. Divertenti le scene dove Walter Chiari dorme nel bagno e quella in cui si nasconde nell'armadio.



Lo scandalo
Il film fu immediatamente sequestrato in tutto il territorio nazionale (per una commedia, prima caso in assoluto negli anni '50), con accusa, oggi ridicola, di oltraggio al buon costume con aggiunta di vilipendio alla magistratura per la figura 'accomodante' del giudice interpretato da Mario Carotenuto. L'imputazione maggiore fu comunque rivolta al tema irriverente a riguardo della sacralità del matrimonio e per l'uso delle donne, da parte degli uomini, manipolate come oggetti di desiderio lussurioso. Dissequestrato dopo 35 giorni, fu riammesso nelle sale con imposizione del divieto ai minori di 16 anni. Nel contemporaneo, appare incredibile come un film così innocuo, dai toni leggeri, privo di scene osé e dal linguaggio più che normale, sia finito nelle liste di proscrizione della censura e successivamente vietato.

Clamore dello scandalo:  

(Minimo: Medio: Massimo: )




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original poster
(Video Clip WMP - 0.30)
Original Track Music

(1.00)



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