Domani è troppo tardi (1950) Domani è un altro giorno (1951) Teresa (1951) I lupi mannari (1952, The Devil Makes Three) L'immagine meravigliosa (1952, The Light Touch) Storia di tre amori (1953, The Story of Three Loves - episodio: 'Equilibrium') Sombrero (1953) La fiamma e la carne (1954, Flame and the Flesh) Il calice d'argento (1954, The Silver Chalice) Lassù qualcuno mi ama (1956, Somebody Up There Likes Me ) Il principe del circo (1958, Merry Andrew) La tortura del silenzio (1960, The Angry Silence) Sodoma e Gomorra (1962, Sodom and Gomorrah) I moschettieri del mare (1962) La battaglia dei giganti (1965, Battle of the Bulge) Rose rosse per il Führer (1968)
GOLDEN GLOBES Teresa (Premio) Miglior attrice dell'anno (1955 - Nomination)
Il suo vero nome era Anna Maria Pierangeli. Attrice italiana di carriera prevalentemente americana, morta suicida a 39 anni dopo una carriera non luminosa, comunque interprete in 34 film, solo in rarissimi casi di grande successo. Mora, occhi grandi e scuri, statura piccola, aspetto delicato, dolce e sensibile, carattere fragile, sorella gemella di Marisa Pavan, nasce a Cagliari, in Sardegna e a 16 anni si trasferisce con la sorella a Roma per gli studi al Liceo Torquato Tasso di Via Sicilia. Attratta dal cinema, partecipa a un provino ed è scelta dal regista francese Léonide Moguy che la fa esordire appena 17enne al fianco di Vittorio De Sica in Domani è troppo tardi (1950), film di grande successo che gli vale subito il Nastro d'Argento. L'anno seguente, sempre diretta da Moguy è protagonista del poco fortunato Domani è un altro giorno. La notorietà derivata dal primo film le consente il balzo verso Hollywood, identificata dagli americani e dalla Metro-Goldwyn-Mayer in particolare, da sempre alla ricerca dell'erede di Greta Garbo, l'ideale sostituta della 'divina'. Negli USA cambia nome; divide il suo cognome in due e assume lo pseudo Pier Angeli. Firma un contratto con la M-G-M e nel 1951 interpreta, sposa di guerra, il suo primo film americano, Teresa, di Fred Zinnemann. Malgrado la buona premessa, in pieno star-system, è costretta a piegarsi alle logiche commerciali della major, sempre utilizzata in film di mediocre valore artistico che offuscano e di molto le sue capacità interpretative, special modo quelle inerenti al registro drammatico. Appare nel crime L'immagine meravigliosa (1952), nel film ad episodi Storia di tre amori (1953), nel dramma La fiamma e la carne e nel kolossal storico-religioso di cartapesta Il calice d'argento (1954). Ottiene buoni riconoscimenti per Lassù qualcuno mi ama (1956) e Il principe del circo; poi, negli anni '60, dopo un altro kolossal biblico, Sodoma e Gomorra (1962, di co-produzione italiana) si presta a film di genere avventuroso, I moschettieri del mare (1962, italiano) e bellico, La battaglia dei giganti (1966). Cessato da tempo il rapporto con la M-G-M, i suoi coinvolgimenti emotivi determinati da matrimoni falliti, relazioni extraconiugali e vari incidenti fisici, contribuiscono a mettere la sua carriera in tilt. Appare in produzioni italiane di poco conto e in film horror americani, alcuni di tendenza sexploitation. Ultimo suo film nel 1971, Octaman. Depressa, muore nello stesso anno, a Beverly Hills, in California, suicida per overdose di barbiturici; il suo feretro sarà poi tumulato a Buried, in Francia, nel cimitero des Bulvis. Dopo una love story con Kirk Douglas e un'intensa relazione con James Dean, il solo ad aver veramente amato, improvvisamente troncata, si è sposata due volte con altrettanti divorzi: primo matrimonio con l'attore Vic Damone (un figlio, Perry), poi con il compositore italiano Armando Trovajoli (un figlio, Andrea o Howard Andrew Rugantino).