Il marito ricco
(1931, Tarnished Lady)
My Sin
(1931)
The Cheat
(1931)
Thunder Below
(1932)
Il diavolo nell'abisso
(1932, Devil and the Deep)
Faithless
(1932)
La taverna delle stelle
(1943, Stage Door Canteen)
Prigionieri dell'oceano
(1944, Lifeboat)
Scandalo a corte
(1945, A Royal Scandal)
Una notte per morire
(1965, Fanatic)








NEW YORK FILM CRITICS CIRCLE
Prigionieri dell'oceano



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Il suo nome completo era Tallulah Brockman Bankhead. Attrice americana. Una delle interpreti più brillanti e leggendarie del teatro americano, di gran talento, tuttavia misurato in espressioni e atteggiamenti stravaganti e provocatori, soprattutto sui palcoscenici, dove i suoi modi imprevedibili e scandalosi, le concedono la giusta aderenza per trasformarla in un personaggio di straordinaria effervescenza. Non certo una gemma di bellezza, sicuramente affascinante per le sue maniere trasgressive, probabilmente derivate da una adolescenza maturata in contrapposizione alla bellezza e pacatezza della sorella Eugene. Bisessuale, dedita all'alcol e alle droghe (cocaina e marijuana), proveniente da famiglia illustre, suo padre, William Brockman Bankhead, fu presidente della Camera dei Rappresentanti, riceve una rigida educazione scolastica presso il Convento del Sacro Cuore di Manhattanville, a New York. Vince un concorso di bellezza e a soli 15 anni debutta al Bijou Theater nella pièce 'Squab Farm'. Appena ventenne, fa il suo esordio nel cinema, nell'anonimo Who Loved Him Best? (1918) e nello stesso anno ne interpreta altri 2, entrambi sconosciuti: Thirty a Week e When Men Betray. Inizialmente sacrificata sul grande schermo, al contrario, trova spazio a Broadway, dove si esibisce in 'Footloose', 'The Exciters', 'Everyday', 'Nice People', 'The Squab Farm', fino al 1922, quando si trasferisce a Londra e in breve si trasforma in autentico mito del teatro britannico, grazie alla personalità tempestosa e arguta, comportamento disinibito (in scena, non indossava mai le mutande), trascinato da una voce profonda e roca e una risata esplosiva che fece impazzire i suoi ammiratori inglesi, come in seguito quelli americani. Dopo aver interpretato due film di produzione anglosassone, His House in Order e A Woman's Law, entrambi nel 1928, tre anni dopo Hollywood la richiama d'urgenza e la Paramount la mette sotto contratto, convinta di farne l'alter ego di Marlene Dietrich, in quei tempi già nota negli USA per aver interpretato Marocco (1930). Malgrado la buona resa nel primo film, Il marito ricco (1931, di George Cukor), il seguito non appare all'altezza della sua estrosa verve. Dopo vari film di scarso successo, nel 1933 torna in teatro, autentica dominatrice in prove di innovativa creatività acclamate da pubblico e critica: 'Forsaking All Others', 'Dark Victory', 'Rain', 'Something Gay', 'Reflected Glory', 'Antony and Cleopatra', 'The Circle', 'The Little Foxes', 'Clash by Night', 'The Skin of Our Teeth' che gli vale il Drama Critics Award. Negli anni '40 ancora teatro con sporadiche apparizioni nel cinema, comunque eccellente come giornalista alla deriva in Prigionieri dell'oceano (1944, di Alfred Hitchcock) e nel ruolo risoluto della zarina Caterina in Scandalo a corte (1945, di Otto Preminger). Nel decennio successivo, dopo aver interpretato se stessa in Main Street to Broadway (1953, se stessa anche nel precedente La taverna delle stelle, 1943) è ancora protagonista a Broadway, in prove leggermente più compassate, ''A Streetcar Named Desire', 'Eugenia' e dopo venti anni di assenza, torna al cinema per l'ultima volta, in età ormai avanzata, per Una notte per morire (1965), film di violenza e terrore costruito a sua misura. Sul finire degli anni '60 ha modo di esibirsi anche sul piccolo schermo in due puntate del tv-series "Batman". Malata da tempo per un enfisema polmonare, muore di polmonite fulminante nel 1968. Sposata per 4 anni e conseguente divorzio, con l'attore John Emery. Non ha avuto figli e nella vita è stata amante degli attori Gary Cooper, Douglas Fairbanks jr., William Langford, dell'affarista Anthony De Bosdari, del Capitano della Royal Air Force, Napier George Henry Sturt Alington e delle attrici Billie Holiday e, soprattutto, Patsy Kelly, relazione consumata a lungo termine.







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