Max, domatore per amore
(1925, Der Zirkuskönig)
L'angelo delle tenebre
(1925, The Dark Angel)
Aquila nera
(1925, The Eagle)
Il figlio dello sceicco
(1926, The Son of the Sheik)
Sabbie ardenti
(1926, The Winning of Barbara Worth)
The Magic Flame
(1927)
The Night of Love
(1927)
Vigilia d'amore
(1928, Two Lovers)
Il risveglio
(1928, The Awakening)
Nuovo mondo
(1929, This Is Heaven)
Notte di peccato
(1930, A Lady to Love)
The Rebel
(1933)











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Il suo vero nome era Vilma Konsics Lonchit. Attrice ungherese naturalizzata americana. Diva del cinema muto, altezza media, garbata, fascino esotico, nasce a Nagydorog, attuale Budapest, nel 1989, anche se l'atto di nascita venne registrato soltanto nel 1901. Studia alla scuola secondaria Egressy Gábor Szakközépiskola di Budapest, lavora saltuariamente da stenografa e subito dopo si specializza nel campo musicale e nella danza. Fa il suo esordio nel cinema nel 1919 e per circa 5 anni è presente in una quindicina di film prodotti in patria, tutti assolutamente sconosciuti. Dagli Stati Uniti, Samuel Goldwyn, il più ricco magnate della cinematografia americana del periodo, informato sulle reali possibilità della ragazza, parte in prima persona, raggiunge Budapest e nel 1925 la convince a trasferirsi a Hollywood. Accompagnata da un sontuoso contratto e presentata con lo slogan 'The Hungarian Rhapsody', è subito protagonista al fianco di Ronald Colman (con il quale reciterà in altri 5 film) in L'angelo delle tenebre (1925). Ma il vero successo arriva l'anno seguente, quando, in coppia con Rodolfo Valentino sbaraglia i botteghini, prima con Aquila nera (datato 1925) e successivamente con Il figlio dello sceicco (1926). E' ancora con Colman in Sabbie ardenti (1926), si supera in Il risveglio (1928), ma l'avvento del sonoro si rivela per lei quasi un incubo; non riesce a immedesimarsi nel nuovo cinema parlato e malgrado la notevole interpretazione nel dramma Notte di peccato (1930), di Victor Sjöström con Edward G. Robinson, decide anticipatamente il ritiro dalle scene, seppur ancora presente nel breve ritorno in patria del 1933 in The Rebel, film di produzione tedesca e suo ultimo lavoro. Si ritira a vita privata per dedicarsi agli animali, antica passione giovanile e al golf, sport da lei a lungo praticato. Per circa 60 anni è abbandonata da pubblico e stampa; muore nel 1991 a 89 anni per insufficienza respiratoria. Avvilita per mancanza di riguardo nei suoi confronti, è di propria volontà che la notizia del decesso fu resa pubblica soltanto un anno dopo. Matrimonio faraonico (interamente finanziato da Samuel Goldwyn) con l'attore Rod La Rocque, solo marito della sua vita, deceduto nel 1969. Non ha avuto figli.







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