La vampira
(1915, A Fool There Was)
Lady Audley's Secret
(1915)
The Two Orphans
(1915)
Carmen
(1915)
Il serpente
(1916, The Serpent)
East Lynne
(1916)
Giulietta e Romeo
(1916, Romeo and Juliet )
Cleopatra
(1917)
The Darling of Paris
(1917)
Camille
(1917)
Madame Du Barry
(1917)
The Rose of Blood
(1917)
Salome
(1918)
The Soul of Buddha
(1918)
The She Devil
(1918)
The Siren's Song
(1919)
The Unchastened Woman
(1925)
Madame Mystery
(1926)











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Il suo vero nome era Theodosia Burr Goodman. Famosa attrice del silent-movies, prima ´donna fatale´ del cinema americano, tra le prime sex-symbol dello schermo, conosciuta con l'appellativo ´The Vamp´, in abbreviazione al primo ruolo da protagonista in La vampira (1915), popolarissimo film tratto dal poema di Rudyard Kipling ´The Vampire´. Figura quasi mistica, al tempo emblema di una certa valenza rivoluzionaria, con il suo aspetto gelido e cupo, sguardo magnetico torbido e conturbante, pesantemente truccata (fu lei, assieme a Pola Negri, ad ideare nel make-up cinematografico l'uso del mascara), sempre attorniata da simboli di morte, quali teschi umani, corvi, serpenti; incessantemente distesa su pelli di animali, sommersa da ridicoli ninnoli di bigiotteria. Circondata da leggende (sembra essere nata nel deserto del Sahara dall'unione tra un stilista ebreo francese di origine polacca e una principessa araba), dotata di facoltà occulte (pare fu causa di numerosi e misteriosi suicidi), ha fatto della pubblicità personale la sua arma vincente per ottenere un successo planetario in quel periodo impensabile, attraverso forme di spettacolarismo innovativo, come, ad esempio, guidare a perditempo una limousine bianca per le strade di New York, farsi servire da ´schiavi nubiani´ e ricevere la stampa in una stanza permeata di incenso, mentre accarezza un boa. Terminati gli studi alla University di Cincinnati, nel 1908 si trasferisce a New York; interessata alle arti teatrali ottiene una parte in ´The Devil´ a Broadway, che rimane la sola apparizione sul palcoscenico in età giovanile. Trova invece spazio nel cinema e nel 1914 debutta da caratterista in The Stain; tra l'altro, il solo film (oltre una quarantina in tutta la carriera) dove si firma con il suo vero nome. L'anno seguente, in accordo con il produttore William Fox, cambia nome in Theda Bara, inventato dal regista Frank Powell in attinenza al cognome Barranger, parente dell'attrice e non, come spesso erroneamente riportato, frutto dell'anagramma ´Arab Death´ (morte araba). Per un lustro il suo nome fa il giro del mondo, grazie a incredibili apoteosi derivate da interpretazioni non propriamente esemplari ma sicuramente affascinanti, pervase dal continuo apparire in forme sontuose per film costruiti a sua misura. Esempi in tal senso richiamano La vampira (1915), Carmen (1915), Il serpente (1916), Giulietta e Romeo (1916), Cleopatra (1917), Camille (1917), Madame Du Barry (1917), The Darling of Paris (1917, traduzione da ´Il gobbo di Notre Dame´, nel ruolo di Esmeralda), Salome (1918), The Soul of Buddha (1918, anche soggettista) e The Siren's Song (1919). Tuttavia, la pubblicità sfrenata fa modo di anticipare la caduta divistica; il pubblico ormai stanco del suo agire sofisticato e assurdamente esotico, la abbandona. Le sale cinematografiche, dove appare nei suoi film, diventano involontariamente luoghi di raccolta per platee dedite a derisioni, fischi e fragorose risate. Nel 1920 è costretta ad abbandonare il grande schermo; riappare al teatro di Broadway in ´The Blue Flame´ per poi dedicarsi a spettacoli vaudeville. Fa ritorno al cinema nel 1925 nel dramma The Unchastened Woman e per l'ultima volta nel 1926, nella comedy Madame Mystery di Hal Roach, parodia a sua immagine co-diretta da Stan Laurel. Malgrado l'intento di proseguire una carriera ormai compromessa, è da tutti rifiutata. Sbarrata ogni porta, si ritira a vita privata e nessuno sentì più parlare di lei fino al 1955, giorno della sua morte sopraggiunta a causa di un cancro quando aveva 69 anni, anche se alcune fonti riportano la data di nascita al 1890 e altre ancora al 1892. Sposata senza figli al regista Charles Brabin.










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