La frusta di fuoco
(1950, The Sundowners)
Bandito senza colpa
(1950, High Lonesome)
Quebec
(1951)
La grande notte
(1951, The Big Night)
Aquile tonanti
(1952, Thunderbirds)
Quando la città dorme
(1956, While the City Sleeps)
L'ombra alla finestra
(1957, The Shadow on the Window)
Operazione segreta
(1958, High School Confidential!)
Autopsia di un gangster
(1958, Never Love a Stranger)
Questa è la mia donna
(1959, Night of the Quarter Moon)
I cosacchi
(1960)
L'ultimo zar
(1960, Les nuits de Raspoutine)
Ti aspetterò all'inferno
(1960)
La donna dei faraoni
(1960)
Il conquistatore di Corinto
(1961)
La guerra di Troia
(1961)
Ponzio Pilato
(1962)
Col ferro e col fuoco
(1962)
I diavoli di Spartivento
(1963)
Delitto allo specchio
(1964)
Crimine a due
(1964)
Baby Blue Marine
(1976)











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Il suo nome completo era John Sidney Blythe Barrymore jr.. Attore americano, erede di terza generazione della dinastia dei Barrymore, la ´Royal Family´ del cinema e teatro statunitense, figlio di John Barrymore e Dolores Costello, di travagliata carriera artistica, presente da protagonista in film d'azione di seconda fascia, tra western, bellici e thriller, con parentesi anche nel cinema italiano attraverso peplum e produzioni horror a basso costo, per far poi ritorno in patria, attivo per breve tempo in televisione, prima dell'abbandono definitivo dalle scene nella metà degli anni '70, quando si ritira da asceta, in solitudine, nel deserto californiano. Alto, moro, fisico longilineo, piacente, di carattere estroverso, ha consumato la sua giovinezza tra eccessi e azioni violente, dedito all'alcol e alla droga, più volte arrestato per ubriachezza molesta, guida pericolosa e maltrattamenti nei confronti della sua prima moglie, l'attrice Cara Williams. Dopo aver frequentato diverse scuole pubbliche e private, tredicenne, si fa passare per diciassettenne e si arruola nei Marines durante la Seconda Guerra mondiale, ma scoperto l'inganno è rispedito a casa. Si diploma ugualmente alla St. John's Military Academy di Delafield, nel Wisconsin e malgrado i rapporti non certo idilliaci con suo padre (dichiarò di averlo incontrato una sola volta nella fase adolescenziale), grazie all'interessamento di vari parenti, soprattutto gli zii Lionel e Ethel Barrymore, riesce ad ottenere audizioni teatrali e televisive, tuttavia senza riscontri positivi. Finalmente, diciassettenne, trova spazio nel cinema e nel 1950 debutta in La frusta di fuoco, dove agisce in una parte secondaria. Nello stesso anno prende le redini da protagonista in Bandito senza colpa, quindi, con il nome John Barrymore jr., si muove in vari b-movie di generi diversi tra loro, l'avventuroso Quebec (1951), il noir La grande notte (1951), il bellico Aquile tonanti. Per il suo modo di fare fuori dalle regole del vivere comune, è sospeso per una anno dal sindacato degli attori, la Actors Equity Association. Prova senza successo la televisione; poi, al ritorno sul grande schermo, nel 1956 interpreta da comprimario Quando la città dorme, suo film più famoso. Nel 1958, cambia nome in John Drew Barrymore, lavora in Questa è la mia donna, offre ottima prova in Operazione segreta e l'anno seguente si trasferisce in Italia. A Cinecittà, in quattro anni, interpreta una dozzina di film, in maggioranza peplum, con puntate in misere produzioni horror-trhiller di nessun valore e una, buona, in I diavoli di Spartivento (1963), film di un certo valore. Torna negli USA, ma è arrestato per uso e spaccio di marijuana. Hollywood gli chiude le porte e pur di continuare, a suo modo, la carriera di attore, si appresta alla televisione, attivo con ottimi riscontri in svariati tv-series, alcuni anche famosi, "Gli uomini della prateria", (vincitore del ´cavallo di bronzo´ al Western Heritage Awards) "I giorni di Bryan", nel 1960 premiato con la stella alla Walk of Fame per il suo contributo offerto alla televisione. Sul finire degli anni '60, si assoggetta ad un cambiamento improvviso; abbandona le scena artistiche e si allontana del tutto da ogni contesto sociale. Isolatosi nel deserto della California, con barba lunga, dispone la propria esistenza a modello di recluso all'aria aperta, praticando yoga e meditazione. Dopo aver calmato i bollenti spiriti, torna al cinema nella metà degli anni '70, presente nel cast di due film anonimi, Progetto 3001: duplicazione corporea (1974), veramente pessimo e Baby Blue Marine (1976), suo ultimo impegno da attore. Gli ultimi anni di vita li trascorre su una sedia a rotelle, malato di cancro e in precarie condizioni mentali. Muore a 72 anni di età, nel 2004. Sposato quattro volte con altrettanti divorzi, tutti con attrici: primo matrimonio con Cara Williams (un figlio, John Blyth), poi con Gabriella Palazzoli (una figlia, Blyth Dolores), quindi con Ildiko Jaid Mako (una figlia, Drew Barrymore, nota attrice e produttrice contemporanea, bambina protagonista in E.T. - L'extraterrestre del 1982, anche lei vittima di fattori legati all'uso di alcolici e droghe, alcolista a 9 anni, drogata a 10, totalmente disintossicata a 14 pronta a far ritorno alla sua professione), ultima unione con Nina Wayne (una figlia, Brahma Jessica). Tra i matrimoni, è stato amante delle attrici Tuesday Weld, Sandra Giles, Pier Angeli e Gloria Saunders.








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