The Sport Parade
(1932)
La danza di Venere
(1933, Dancing Lady)
Social Register
(1934)
Sui mari della Cina
(1935, China Seas)
Jim di Piccadilly
(1936, Piccadilly Jim)
Follie di Broadway 1938
(1937, Broadway Melody of 1938)
Vivi ama e impara
(1937, Live, Love and Learn)
Il prigioniero di Amsterdam
(1940, Foreign Correspondent)
T'amerò follemente
(1940, Hired Wife)
Una ragazza per bene
(1941, Nice Girl?)
L'inarrivabile felicità
(1941, You'll Never Get Rich)
Accadde una sera
(1941, Bedtime Story)
Segretario a mezzanotte
(1942, Take a Letter, Darling)
Stella nel cielo
(1942, Syncopation)
Quando eravamo giovani
(1943, Young and Willing)
Frutto proibito
(1942, The Major and the Minor)
Ho sposato una strega
(1942, I Married a Witch)
Il carnevale della vita
(1943, Flesh and Fantasy)
Non ti posso dimenticare
(1943, The Sky's the Limit)
Janie
(1944)
Sinceramente tua
(1944, Practically Yours)
Tutti pazzi
(1945, It's in the Bag!)
Non parlare, baciami!
(1945, Kiss and Tell) Grand Hotel Astoria
(1945, Week-End at the Waldorf)
I cercatori d'oro
(1945, Road to Utopia)
Snafu
(1945)
Non c'è due... senza tre
(1946, The Bride Wore Boots)








PREMIO OSCAR
How to Sleep
(cortometraggio - Miglior soggetto)



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Il suo nome completo era Robert Charles Benchley. Caratterista americano, nonché umorista, giornalista, critico cinematografico e sceneggiatore, assiduo interprete di gustose commedie anni '40 girate al fianco delle grandi star di Hollywood, sempre diretto dai più famosi registi dell'epoca. Di grande personalità, dotato di sofisticata intelligenza, altezza media, moro, baffetti fini, dopo gli studi e conseguente laurea ottenuta alla prestigiosa università di Harvard, lavora come pubblicista in diversi giornali e a seguito di una trafila professionale è curatore associato presso il magazine New York Tribune, per poi assumere il ruolo di editore al Tribune Graphic. Terminata la Grande Guerra, si presta da segretario a bordo degli aerei federali della Aircraft Board; poi è caporedattore della famosa rivista di Vanity Fair, prima di assumere ruolo di critico teatrale per il The New Yorker. Proprio in teatro, muove i primi passi della sua carriera artistica, a Broadway, interprete nel 1922 e 1924 in due musical, ´The '49ers´ e ´Music Box Revue´. Sul finire del decennio, trasferitosi in California, inizia a lavorare per il cinema, dapprima in numerosi short, da lui stesso scritti, come The Sex Life of the Polyp (1928), primo di una serie "oltraggiosamente" divertente, dove si pone da conferenziere su una varietà di argomenti improbabili. Nel 1932, in The Sport Parade, nella parte di un annunciatore, si trasforma in ´altoparlante vivente´, elemento che ripresenterà in seguito per altri film, fino a farlo diventare un vero e proprio marchio di fabbrica. Chiamato in film di buon successo, La danza di Venere (1933), Sui mari della Cina (1935), Jim di Piccadilly (1936), nel 1935 scrive il testo e interpreta il cortometraggio How to Sleep, vincitore dell'Oscar per la categoria. Nel 1937, è nel cast di Follie di Broadway 1938 e Vivi ama e impara; quindi, è scelto da Alfred Hitchcock per Il prigioniero di Amsterdam (1940) in una delle sue rare escursioni nel dramma, che rimane comunque il suo più famoso film interpretato, seppur presente in altri titoli prestigiosi, quali L'inarrivabile felicità (1941), Segretario a mezzanotte (1942), Frutto proibito (1942), Ho sposato una strega (1942), Il carnevale della vita (1943), Non parlare, baciami! (1945), che interpreta con ingegno aguzzo in ruoli di personaggi gioviali, dal parlare volutamente difficile o in altri di amabili parassiti. Nel 1945, in Snafu, è al suo unico ruolo da protagonista per un lungometraggio. Muore improvvisamente per emorragia cerebrale nel 1945, dopo aver terminato le riprese di Janie Gets Married, uscito nelle sale l'anno successivo. Ad inizio carriera, da ricordare tra le figure più autorevoli del Algonquin Round Table, circolo letterario di New York e del Dutch Treat Club, associazione di illustratori, scrittori e artisti. Sposato per tutta la vita con Gertrude Darling, compagna di studi a Harvard (due figli, Robert jr. e Nathaniel, attore e scrittore, padre di Peter Benchley, autore del romanzo "Jaws", portato sullo schermo da Steven Spielberg nel 1975 con Lo squalo).








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