Stars in My Crown (1950) La duchessa dell'Idaho (1950, Duchess of Idaho) Counterspy Meets Scotland Yard (1950) Smuggler's Gold (1951) Avvocati criminali (1951, Criminal Lawyer) Smuggler's Gold (1951) L'angelo scarlatto (1952, Scarlet Angel) Lili (1953) Ho sposato un pilota (1953, Sabre Jet) Addio signora Leslie (1954, About Mrs. Leslie) È nata una stella (1954, A Star Is Born) Le avventure di Hajji Babà (1954, The Adventures of Hajji Baba) Miss Robin Crusoe (1954) La scarpetta di vetro (1955, The Glass Slipper) High Society (1955) Cocaina (1988, The Boost)
Il suo vero nome era Beverly Louise Neill. Caratterista cinematografica, più avanti in carriera affermata attrice televisiva, versatile interprete per ogni genere di film, raramente famosi, maggiormente esposta nel b-movie, inizialmente impegnata in ruoli limitrofi, come segretaria, telefonista, ecc. Altezza media, capelli rossi, occhi verdi, animalista convinta, figlia di un banchiere, nasce a New York e dopo le scuole d'obbligo si trasferisce con la famiglia a Claremont, in California, dove si diploma al liceo locale. Iscritta al Pomona College, lavora saltuariamente come operatrice telefonica, poi lascia gli studi per dedicarsi alla recitazione, attiva in svariate rappresentazioni teatrali. Giunge a Hollywood nel 1949 e dopo un provino alla M-G-M, che vuol farne un'altra Green Garson, debutta nel cinema nel 1950 in tre film di differente natura, nel western Stars in My Crown, nel musical La duchessa dell'Idaho e nel dramma criminale Counterspy Meets Scotland Yard. L'anno successivo è co-pratogonista nell'avventuroso Smuggler's Gold; appare in altri film minori, poi è nel cast di due famosi musical, Lili (1953) e il più noto È nata una stella (1954). Ottiene ruolo da protagonista, unico in carriera, nel poco riuscito Miss Robin Crusoe (1954), quindi volge propria carriera alla televisione. Dopo aver preso parte al "The Red Skelton Show " e al tv-series "Ai confini della notte", ottiene vasta popolarità come proprietaria del saloon di Dodge City nel lunghissimo serial a puntate "Gunsmoke" (in futuro presente anche nell'analogo tv-movie "Gunsmoke: sfida a Dodge City", 1987, distribuito anche nei cinematografi della California), impegno pressante che la tiene lontana dal cinema, ma gli consente di ricevere ampi riconoscimenti, per tre volte nominata ai Golden Globes, all'Emmy Awards e premiata dal Golden Boot e dal Western Heritage Awards; per queste sue prove offerte nel telefilm, il suo nome sarà poi inserito, nel 1968, nel National Cowboy e al Western Heritage Museum, accanto a nomi di famosissimi interpreti del genere sacro americano. Fumatrice accanita con media di tre pacchetti di sigarette al giorno, nel 1977 è colpita da carcinoma alla gola; operata, si ristabilisce presto e continua ad apparire in serie televisive anche negli anni '70 e '80, seppur in numero ridotto. Nel periodo si dedica molto agli animali; compie numerosi viaggi in Africa e in Arizona fonda l'Animal Welfare League, il più vasto territorio americano utilizzato per animali, soprattutto ghepardi, allo stato di cattività. Torna al cinema nel 1988 in Cocaina e l'anno successivo, dopo aver interpretato un episodio del series "Dragnet", muore improvvisamente a 60 anni di età per epatite da virus, da molti (e lei stessa) indicato nell'AIDS, causa i rapporti sessuali consumati con l'ultimo marito, Mark Spaeth, bisessuale; tuttavia i risultati del test HIV non hanno concesso prove reali di positività. Sposata quattro volte, senza figli, con tre divorzi; primo matrimonio con il regista televisivo Don Whitman, poi con l'allevatore di bestiame Jason Day, quindi con il produttore-scrittore Frank Gilbert, infine con il politico Mark Spaeth.