The Strangers' Banquet
(1922)
La fiera delle vanità
(1923, Vanity Fair)
Gimme
(1923)
Souls for Sale
(1923)
Tre pazzi saggi
(1923, Three Wise Fools)
Il vino della giovinezza
(1924, Wine of Youth)
La moglie del centauro
(1924, The Wife of the Centaur)
The Circle
(1925)
Bardelys il magnifico
(1926)
Orgoglio
(1925, Proud Flesh)
The Way of a Girl
(1925)
La folla
(1928)
Redenzione
(1930, Redemption)
Naturich la moglie indiana
(1931, The Squaw Man)








GOLDEN GLOBES
L'ingenua maliziosa



Biography Page



Attrice americana del cinema muto, di attitudine teatrale malgrado lo scarso successo conseguito su vari palcoscenici, carriera testata in una trentina di lungometraggi fino all'avvento del sonoro, qui presente in sporadici interventi anticipatori del ritiro definitivo dalle scene. Altezza media, dotata di fascino e notevole silohuette, di religione presbiteriana, dopo gli studi alla High School di Philadelphia, in Pennsylvania si trasferisce a New York e qui studia arte e design di interni alla Academy of Fine Arts. Con buon favore di pubblico, soprannominata 'Kodak Girl', è modella per la Kodak di George Eastman, poi, attratta dal teatro, prova in vari stage, 'Rock a Bye-Baby' e attraverso la compagnia di Edgar Selwyn appare in 'A Very Good Young Man'. Notata da emissari di Hollywood, è invitata nella capitale del cinema per un provino e nel 1922 debutta in The Strangers' Banquet. Dopo la buona performance in La fiera delle vanità (1923), stringe un accordo con la Goldwyn Pictures Corporation (due anni dopo Metro-Goldwyn-Mayer) e trova subito ruolo da protagonista nella romanza Souls for Sale. King Vidor, che la sposerà tre anni dopo, la dirige nella comedy Tre pazzi saggi (1923), film che le concede notevole popolarità, da lei sfruttata attraverso La moglie del centauro (1924), The Circle (1925) e, soprattutto, in Bardelys il magnifico (1926), fino ad ottenere definitiva consacrazione, sempre diretta da King Vidor, in La folla (1928), ultimo acuto di carriera breve ma intensa. Il divorzio dal regista e l'introduzione del cinema parlato, contrario alle sue attitudini di attrice, non gli consentono di mantenere la stessa linea di successo. La sue apparizioni iniziano a diminuire progressivamente; si mostra in Redenzione (1930, di Fred Niblo) e nel 1931 è diretta da Cecil B. DeMille in Naturich la moglie indiana, rifacimento sonoro di un western muto del 1914, dello stesso DeMille, The Squaw Man. Ultime apparizioni in due sconosciuti film girati in Spagna, del regista argentino Harry d'Abbadie d'Arrast, suo futuro secondo marito, La traviesa molinera (1934) e The Three Cornered Hat (1935), che annunciano la conclusione della carriera. Stabilitasi in Europa, nel 1968, alla morte del consorte, torna negli USA. Muore per causa naturali a 93 anni, nel 1991. Sposata due volte, con i sopra citati King Vidor (due figlie, Antonia e Belinda) e Harry d'Abbadie d'Arrast.







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