Due marinai e una ragazza (1945, Anchors Aweigh) Una lettera per Eva (1946, A Letter for Evie) La chiave della città (1950, Key to the City) Due ore ancora (1950, D.O.A.) Prego sorrida! (1950, Watch the Birdie) Se è martedí deve essere il Belgio (1969, If It's Tuesday, This Must Be Belgium) Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada (1970, Suppose They Gave a War and Nobody Came?)
Il suo vero nome era Armilda Jane Owen. Attrice caratterista e cantante americana, interprete in carriera in soli sette film, tra i quali uno da protagonista, attiva nel teatro musicale e in televisione, maggiormente nota negli anni '60 per aver preso parte a due tv-series all'epoca di grande visione, "Blondie" e soprattutto "My Favorite Martian". Bionda, sinuosa, altezza media, figlia di un medico, deceduto quando lei aveva 19 anni e dell'attrice drammatica teatrale, anche radiofonica e televisiva, Ethel Owen, già bambina mette in mostra le sue doti recitative in rappresentazioni scolastiche. Compie gli studi completi a Milwaukee, nel Wisconsin, prima alla High School Holy Angels Academy, poi alla University State Teacher's Normal School e diciottenne inizia a lavorare in teatri itineranti. Notata dal talent scout Marvin Schenck della Metro-Goldwyn-Mayer, nel 1945 è messa sotto contratto dallo studios che la fa esordire nel cinema come moglie di Frank Sinatra nel musical Due marinai e una ragazza. Nel successivo Una lettera per Eva (1946) appare sacrificata in un ruolo a lei poco adatto. Ferma per due anni, nel 1948 debutta a Broadway in due musical di successo, ´Oklahoma!´ e ´Brigadoon´, dove eccelle con due motivi musicali: "Down on MacConnachy Square" e "My Mother's Wedding Day". Torna alla M-G-M nel 1950, interprete nelle commedie La chiave della città, Prego sorrida! e da protagonista nel noir Due ore ancora, dove agisce al fianco di Edmund O'Brien. L'anno successivo lascia il cinema per dedicarsi prima alla televisione e poi ancora al teatro, presente in tour californiani per ´Annie Get Your Gun´ e ´Guys and Dolls´. Rientra sul grande schermo all'inizio degli anni '70, in due comedy di produzione indipendente, Se è martedí deve essere il Belgio e Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada. Lavora ancora per la tv e agisce sempre sul palcoscenico, ma nel 1974, durante la rappresentazione di ´The Mind with The Dirty Man´, deve interrompere la recitazione per improvvisi e lancinanti mal di testa. Ricoverata, gli viene diagnosticato un tumore al cervello, che se la porta via nel giro di due settimane, a soli 51 anni. Sposata al dirigente pubblicitario Arthur Steel (una figlia, Katherine Lee).