Notte di terrore
(1955, The Night Holds Terror)
Delitto nella strada
(1956, Crime in the Streets)
Nel fango della periferia
(1957, Edge of the City)
Intrigo all'Avana
(1957, Affair in Havana)
Lo sperone insanguinato
(1958, Saddle the Wind)
Sabbie roventi
(1959, Virgin Island)
Ombre
(1959, Shadows)
Gli esclusi
(1963, A Child Is Waiting)
Contratto per uccidere
(1964, The Killers)
Quella sporca dozzina
(1967, The Dirty Dozen)
Rosemary's Baby
(1968)
Mariti
(1970, Husbands)
Minnie e Moskowitz
(1971, Minnie and Moskowitz)
Quella sporca ultima notte
(1975, Capone)
Mikey e Nicky
(1976, Mikey and Nicky)
Panico nello stadio
(1976, Two-Minute Warning)
La sera della prima
(1977, Opening Night)
Obiettivo Brass
(1978, Brass Target)
Fury
(1978, The Fury)
Di chi è la mia vita?
(1981, Whose Life Is It Anyway?)
La tempesta
(1982, Tempest)
Love Streams - Scia d'amore
(1984, Love Streams)








NOMINATION ALL'OSCAR
Quella sporca dozzina
(non protagonista)



Unofficial Site

Tribute Site



Il suo nome completo era John Nicholas Cassavetes. Attore, regista e sceneggiatore americano; raro esempio di artista innovatore-anticonformista e tra i pochi ad aver prestato in uguale misura la propria professione, da inizio carriera al ritiro, sia al cinema che alla televisione. Newyorkese, magro, moro, sguardo sinistro, perenne espressione di sfida, inizialmente, sul grande schermo, quasi sempre utilizzato in ruoli ambigui e in alcuni casi anche malvagi. Ma è l'attore che più di altri, assieme a Orson Welles, ha sperimentato il passaggio tra Golden e Silver Age, attraverso un'applicazione di stile e nuovi moduli recitativi, che lo hanno reso celebre come attore in film popolari e apprezzato regista di film indipendenti. Studia lettere prima alla Mohawk Valley Community College di Utica (New York) e subito dopo alla Colgate University di Hamilton (New York), quindi recitazione alla American Academy of Dramatic Arts (AADA) di New York. Irrompe sulle scene nel 1951, come comparsa senza accredito nel noir La quattordicesima ora. Poi si appresta alla televisione e sempre alla ricerca di nuovi stimoli, in tre anni offre 84 differenti interpretazioni, sul grande e, maggiormente, sul piccolo schermo. Più responsabile nel cinema, nel 1955 ottiene un ruolo determinato nel thriller Notte di terrore e l'anno seguente si fa apprezzare in Delitto nella strada. Riceve grande popolarità nel 1957, quando appare più che credibile nell'interrazziale Nel fango della periferia. Recita da par suo in Intrigo all'Avana (1957) e al fianco di Robert Taylor come suo maligno fratello nel western Lo sperone insanguinato (1959). L'insofferenza verso Hollywood e i suoi sistemi lo portano lontano dagli abituali cliché. Nel 1960 è attore e regista di Ombre (premio Pasinetti a Venezia), storia di mancata integrazione tra bianchi e neri, che ben presto diventa cartello del cinema d'avanguardia. Girato in 16 mm, in presa diretta e senza ausilio dei set; una sfida che va subito a segno, contro l'egemonia economica hollywoodiana e quell'impianto che crea prodotti solo per facilitare il guadagno. E', di fatto, l'inizio del moderno cinema indipendente cui tutti prenderanno esempio, grandi studios compresi. La strada da percorrere è solo all'inizio. Mantiene ad ogni modo saldi i rapporti con diversi produttori e specialmente registi, quelli che maggiormente vedono in lui il prototipo del nuovo cinema. Da attore, nel 1964 è ottimo in Contratto per uccidere; nel 1967 ottiene la nomination all'Oscar per la straordinaria, schizoide interpretazione, in Quella sporca dozzina e l'anno seguente è magistrale nel suo film più famoso, Rosemary's Baby. Nel periodo, sempre smanioso di nuovi incentivi, prova anche il cinema italiano, presente in due porcherie ravvicinate, Roma come Chicago (1968) e Gli intoccabili (1969), che lo fanno precipitosamente rientrare a casa. Salta da un genere all'altro e con sorprendente cambio di ritmo: spietato in Fury (1978), naturale in Obiettivo Brass (1978) ironico in La tempesta (1982), allestimento in chiave ironica della tragedia shakespeariana. Sul versante registico e scritturale, è da ricordare per la direzione di Una moglie (1974) sua migliore in assoluto (nomination all'Oscar) e per la sceneggiatura di I volti (1968, altra nomina alla statuetta e ancora Venezia). Notevole anche in Gli esclusi (1963), Mariti (1970), Minnie e Moskowitz (1971), L'assassinio di un allibratore cinese (1976), La sera della prima (1977), Love Streams - Scia d'amore (1980, Nastro d'Argento come miglior attore straniero) e Gloria - Una notte d'estate (1980, Leone d'Oro al Festival di Venezia). Per problemi di salute, si ritira dalle scene nel 1986 e tre anni dopo muore di cirrosi epatica; aveva 59 anni. Sposato per tutta la vita all'attrice Gena Rowlands, con la quale ha sempre collaborato nella stesura dei film (tre figli, un maschio e due femmine, tutti attori/ci, il più noto Nick, poi Xan e Zoe).







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