La saga dei Comanches
(1956, Comanche)
Una storia del West
(1958, The Last of the Fast Guns)
Duello a Forte Smith
(1958, The Fiend Who Walked the West)
In licenza a Parigi
(1958, The Perfect Furlough)
Il portoricano
(1959, Cry Tough)
Le legioni di Cleopatra
(1959)
La donna dei faraoni
(1960)
La battaglia di Alamo
(1960, The Alamo)
Cavalcarono insieme
(1961, Two Rode Together)
Panic in the City
(1968)
A muso duro
(1974, Mr. Majestyk)











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Il suo vero nome era Marta Victoria Moya Burges. Attrice argentina, glamour-girl del cinema americano anni '50 e '60, in televisione fino al 1985, anno del ritiro dalle scene. Mora, bellezza esotica, da padre francese e madre italiana, entrambi deceduti in un incidente automobilistico a Buenos Aires (dal quale solo lei, ancora piccola, si salvò miracolosamente), da molti considerato doppio suicidio. Inizialmente segue la famiglia in Uruguay, per sfuggire a beghe politiche che coinvolsero suo padre. Studia al Conservatorio Christopher Franklin. Si esibisce in spettacoli itineranti, dove è scoperta dal regista messicano Miguelito Aleman che la fa esordire, senza accredito in Cuando levanta la niebla (1952). In quattro anni gira nove film, tutti di scarsa rilevanza, ma il suo modo di agire sulle scene è notato da emissari della Universal, i quali senza esitazioni la convincono a trasferirsi a Hollywood, dove firma un contratto con lo studios e debutta in La saga dei Comanches (1956). Due anni dopo è gia nota al pubblico americano per la performance offerta in Una storia del West e nel 1959 si fa apprezzare ancor più nel noir Il portoricano. Con permessi speciali, è protagonista in tre semi-kolossal italiani, Le legioni di Cleopatra (1959, di Vittorio Cottafavi), La donna dei faraoni (1960, diretto dal russo Viktor Tourjansky) e, più tardi, in Le verdi bandiere di Allah (1963, di Giacomo Gentiluomo e Guido Zurli). Al rientro negli USA, appare nel superwestern La battaglia di Alamo (1960) e l'anno successivo è nel cast di Cavalcarono insieme. Negli anni '60 passa alla televisione, famoso il suo ruolo in 97 puntate nel tv-series "Ai confini dell'Arizona", con sporadici ritorni al cinema, Panic in the City (1968) e, soprattutto, A muso duro (1974), qui al fianco di Charles Bronson. Nel 1985 torna in Argentina, protagonista del series "Rossé". Poi il definitivo addio alla professione artistica. Tutt'ora vive da pensionata di lusso nella sua residenza di Palm Springs. E' stata amante dell'attore Adam West e di due uomini d'affari, Arthur Symington e Marshall Shellhardt. Sposata tre volte con due divorzi e un annullamento: primo matrimonio con Charles Collins (annullato), poi con l'industriale Robert W. Champion (due figli, Gregory e Jordan), infine con Yale Wexler.







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