Quattro donne aspettano
(1957, Until They Sail)
Come sposare una figlia
(1958, The Reluctant Debutante)
Il frutto del peccato
(1958, The Restless Years)
I cavalloni
(1959, Gidget)
Lo specchio della vita
(1959, Imitation of Life)
Scandalo al sole
(1959, A Summer Place)
Ritratto in nero
(1960, Portrait in Black)
Dimmi la verità
(1961, Tammy Tell Me True)
Torna a settembre
(1961, Come September)
Il sole nella stanza
(1963, Tammy and the Doctor)
Prendila è mia
(1963, Take Her, She's Mine)
Quello strano sentimento (1965, That Funny Feeling)
Rosie!
(1967)
The Dunwich Horror
(1970)








GOLDEN GLOBES
Migliore attrice-promessa dell'anno
(1958)



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Il suo vero nome era Alexandra Zuck. Soprannominata 'Regina dei teeneger', minuta, affabile, luminosa e iniquamente ingenua, dallo sguardo intenso non privo di astuzia, è stata sulla breccia della notorietà per circa 15 anni, dove si è imposta come attrice di riferimento per il pubblico adolescenziale del periodo. A soli 12 anni appare in televisione in spot pubblicitari per la Coca Cola e subito dopo è modella fotografica presso la nota agenzia Huntington Hartford Agencies di Harry Conover. A 15 anni sottoscrive un accordo con la Universal, che la 'gira' per i suoi primi due film (Quattro donne aspettano e Come sposare una figlia) alla MGM. Si iscrive e frequenta la University High School di Los Angeles. Alterna gli studi con la professione di attrice e dopo aver partecipato in ruoli minori ma comunque incisivi prima in I cavalloni e, soprattutto in Lo specchio della vita, film strappalacrime diretto da Douglas Sirk di grande successo internazionale, ottiene, sempre nello stesso anno, il ruolo da protagonista nel celebre Scandalo al sole. Diventa così l'icona del cinema sentimentale, figura dalla quale non è più riuscita a liberarsi, anche in seguito, dove è stata spesso utilizzata in ruoli glamour sulla soglia della maturità romantica. Ottiene ottimi risultati in Ritratto in nero, Dimmi la verità, Prendila è mia, Quello strano sentimento. Sul finire degli anni '60 la sua popolarità inizia a calare vorticosamente; appare sul grande schermo per l'ultima volta nel 1970 in The Dunwich Horror. Si volge quindi alla televisione ma con risultati altalenanti. Colpita da anoressia e affetta da sindrome depressiva con ricorso a cure anfetaminiche, nel 1992 è colpita da un cancro alla gola che la costringe, due anni dopo, al ritiro dalle scene. Muore a 63 anni per insufficienza renale. Sposata per sette anni con il cantante Bobby Darin (un figlio, Dodd), anch'egli idolo dei teenager. Sui due, nel 1994 pubblicata una biografia di successo, scritta dal figlio Dodd in collaborazione con Maxine Paetro dal titolo 'Dream Lovers: The Magnificent Lives of Bobby Darin and Sandra Dee'.







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