Così vinsi la guerra
(1944, Up in Arms)
Knickerbocker Holiday
(1944)
L'angelo nero
(1946, Black Angel)
La fiamma
(1947, The Flame)
Per tutta la vita
(1947, Blind Spot)
Città dolente
(1948)
Follie per l'opera
(1949)
Miss Italia
(1950)
La strada finisce sul fiume
(1951)
Attacco alla base spaziale US
(1954, Gog)











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Attrice americana, sorella della più nota Doris Dowling. Interprete per circa un decennio in soli 14 film (sette di produzione italiana), prima del ritiro dall'attività artistica nel 1955, anno del suo matrimonio. Dotata di bellezza e avvenente fascino, studia alla High Scool di Detroit e dopo una parentesi come ballerina in seguito a un concorso di bellezza, si iscrive al New Theatre School e nei primi anni '40 è sui palcoscenici di Broadway per le rappresentazioni di 'Liliom, 'Hold On to Your Hats', 'Liberty Jones', 'The Strings, My Lord, Are False' e 'Panama Hattie'. Scritturata dalla Metro Goldwyn Mayer, con contratto annuale rinnovabile, debutta nel cinema attraverso il musical Così vinsi la guerra (1944) e nello stesso anno offre buona prova in Knickerbocker Holiday, inedito in Italia. Nel 1946 è nel noir L'angelo nero; poi, nel 1947, assieme alla sorella Doris, si trasferisce in Italia (prime attrici americane emigrate a Cinecittà per lavorare in modo permanente) e qui interpreta 7 film, tutti di impronta neorealista. Si fa apprezzare in Città dolente (1948, di Mario Bonnard), Follie per l'opera (1949, di Mario Costa) e Miss Italia (1950, di Duilio Coletti con Gina Lollobrigida), ma appare in totale disagio in altri lavori semi-sconosciuti, quali Addio Mimí! (1949, di Carmine Gallone), Una voce nel tuo cuore (1949, di Alberto D'Aversa con Vittorio Gassman), Duello senza onore (1951, di Camillo Mastrocinque con Massimo Girotti) e La strada finisce sul fiume (1951 di Luigi Capuano con Andrea Checchi). Sul finire del 1951, torna in patria dove lavora saltuariamente per alcuni tv-series e nel 1954 interpreta il suo ultimo film, Attacco alla base spaziale US. Negli anni '40 fu al centro di uno scandalo per la relazione sentimentale intrattenuta con il regista Elia Kazan (sposato), che provò a convincerlo in ogni maniera, tuttavia senza riuscire nell'intento, a farlo divorziare dalla moglie. Nel periodo italiano, strinse un'altra relazione amorosa, questa volta con il poeta Cesare Pavese, di lei perdutamente innamorato; la Dowling troncò il rapporto senza dare spiegazioni, inducendo lo scrittore al suicidio, consumato in una stanza d'albergo a Torino il 27 Agosto 1950. Prima di morire, Pavese dedicò all'attrice il suo ultimo sonetto, "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi". Dopo il matrimonio (1955) con il produttore ungherese Ivan Tors, naturalizzato americano (quattro figli, Michael, Stevens, Peter, attore e stuntman, David), si ritira definitivamente da ogni scena. Muore d'infarto a 49 anni, nel 1969; sul decesso, esistono sospetti di suicidio a seguito di eccessivo uso di tranquillanti.







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