Il romanzo di Tillie
(1914, Tillie's Punctured Romance)
The Callahans and the Murphys
(1927)
The Joy Girl
(1927)
Fascino biondo
(1928, The Patsy)
Trafalgar
(1929, The Divine Lady)
Arcobaleno
(1930, Chasing Rainbows)
Anna Christie
(1930)
Come rubai mia moglie
(1930, The Girl Said No)
Notte romantica
(1930, One Romantic Night)
La borsa e la vita
(1930, Caught Short)
La moglie bella
(1930, Let Us Be Gay)
Castigo
(1930, Min and Bill)
Istituto di bellezza
(1931, Reducing)
Lo sciopero delle mogli
(1931, Politics)
Ingratitudine
(1932, Emma)
Cuori in burrasca
(1933, Tugboat Annie)
Pranzo alle otto
(1933, Dinner at Eight)
Christopher Bean
(1933)








PREMIO OSCAR
Castigo
(attrice protagonista)


NOMINATION ALL´OSCAR
Ingratitudine
(attrice protagonista)



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Il suo vero nome era Leila Marie Von Koerber. Attrice e cantante canadese naturalizzata americana, famosa interprete nel cinema dei primi anni '30; di scuola teatrale, sui palcoscenici affermata non solo come attrice, anche regista, sceneggiatrice e scenografa. Altezza media, mora, voluminosa e dal fisico corpulento, non una gran bellezza ma capace di esprimersi nel registro comico e musicale come nessun'altra attrice del periodo, ottima nel rappresentare quell'ottimismo necessario per sopportare la Grande Depressione, comunque valida non soltanto nelle commedie, ma anche in film drammatici. Da genitori di origine olandese, suo padre insegnante di musica, studia alla scuola di Cobourg, sua città di nascita, nell'Ontario, in Canada e presto si mette in mostra sui palcoscenici locali. Quattordicenne, è già una vedette del teatro itinerante e a ventidue anni si trasferisce a New York, dove acquista fama sempre più crescente nel circuito vaudeville. Debutta a Broadway nel 1897 in ´Courted Into Court´ e sul palco newyorkese si distingue in numerose rappresentazioni musicali di successo, dove agisce anche nella regia e sceneggiatura. Sempre a New York, nel 1909, alla Vitagraph, muove i primi passi nel cinema e qui si dispone in due cortometraggi dove interpreta se stessa: Marie Dressler e Actors' Fund Field Day. Fa il suo vero esordio sul grande schermo nel 1914, protagonista al fianco di Charles Chaplin e Mabel Normand in Il romanzo di Tillie. Per diversi anni, alterna il suo impegno teatrale con quello cinematografico, ma il suo acceso legame con la politica la porta a schierarsi apertamente, attraverso scioperi e manifestazioni, contro le produzioni che sfruttano il lavoro di attori e attrici. Nel periodo dove il governo dell'industria dello spettacolo era in mano ai poteri forti, automaticamente viene esclusa da ogni giro. Assente per un decennio dalle scene teatrali e cinematografiche, ridotta quasi in miseria, nel 1927, grazie all'interessamento della potente sceneggiatrice della M-G-M Frances Marion, rientra nel cerchio artistico, lascia definitivamente Broadway (sua ultima apparizione nel 1923 in ´The Dancing Girl´) per dedicarsi esclusivamente al cinema. Irving Thalberg, convinto delle sue potenzialità di attrice, la mette sotto contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer e già dal primo film, il controverso The Callahans and the Murphys, riceve ottime recensioni e gran consenso da parte del pubblico. Con l'avvento del sonoro, i suoi film riscontrano grande successo e fanno guadagnare milioni di dollari allo studios, grazie a interpretazioni sulle righe messe a punto al fianco dei grandi artisti dell'epoca, da Greta Garbo a Lionel Barrymore. Forma coppia con Polly Moran in diversi film e in altri si distingue al fianco di Wallace Berry, al quale ruba ogni scena. Utilizzata da supporto, poi da protagonista, ottiene successi a ripetizione e le sale gremiscono di pubblico, smisuratamente attratto dalle sue performance. Nel 1930 gira otto film, tutti notevoli, convincente nel ruolo di beona in Anna Christie, straripante da prima attrice tragicomica in Castigo, che gli vale l'Oscar come miglior attrice protagonista. Le successive prove, soprattutto in Ingratitudine (1932), nuovamente nominata all'Oscar e Cuori in burrasca (1933), film di enorme successo, la pongono, a 64 anni suonati, al primo posto della speciale classifica Quigley Poll, come miglior personaggio dello spettacolo nominato dal pubblico (statistica ricavata dalla presenza degli spettatori nelle sale). Il periodo più florido della sua carriera, attrazione numero uno al botteghino, è bruscamente interrotto dall'insorgere del cancro, che la dilania nel giro di soli due anni. Fa in tempo a terminare Pranzo alle otto e Christopher Bean, suoi ultimi due film interpretati nel 1933. Muore l'anno successivo, a 65 anni. La sua casa a Cobourg, in Canada, fu presto sostituita da un museo, "The Marie Dressler Museum" e a Montreal, a suo nome è dedicato il Museé du Cinèma. Nel 1924, pubblicò un'autobiografia dal titolo ´The Life Story of an Ugly Duckling´. Inizialmente sposata con George Hoppert, ex militare, invalido, costretto sulla sedia a rotelle, dal quale divorzia dopo sei anni di matrimonio (una figlia, senza nome, deceduta a seguito del parto), dopo la separazione convive senza matrimonio ufficiale con l'imprenditore James Henry Dalton, scomparso nel 1921. Probabilmente bisessuale, si racconta di varie storie lesbiche tra lei e le attrici Greta Garbo, Claire Du Brey e Georgia Caine.








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