Giunone e il pavone
(1930, Juno and the Paycock)
L'aratro e le stelle
(1936, The Plough and the Stars)
Susanna
(1938, Bringing Up Baby)
Il lungo viaggio di ritorno / Viaggio senza fine
(1940, The Long Voyage Home)
Com'era verde la mia valle
(1941, How Green Was My Valley)
La mia via
(1944, Going My Way)
Dieci piccoli indiani
(1945, And Then There Were None)
I forzati del mare
(1945, Two Years Before the Mast)
Vecchia California
(1947, California)
La città nuda
(1948, The Naked City)
L'ultima preda
(1950, Union Station)
Le rocce d'argento
(1951, Silver City)
Un uomo tranquillo
(1952, The Quiet Man)
Pranzo di nozze
(1956, The Catered Affair)
Rooney
(1958)
Broth of a Boy
(1959)








OSCAR
La mia via
(non protagonista)

NOMINATION ALL'OSCAR
La mia via
(protagonista)

GOLDEN GLOBES (USA)
La mia via
(Golden Globe)



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Il suo vero nome era William Joseph Shields. Caratterista irlandese di gran rilievo a Hollywood nel ventennio '40 e '50. Attore affabile, dai lineamenti fortemente accentati, dotato di fascino stravagante associato a forme caricaturali, emerge prima in teatro e poi nel cinema in una carriera che lo ha visto partecipe in film di spessore, frequentemente diretto da John Ford, regista che, per primo in America, ne intuisce le doti interpretative. Fratello dell'attore Arthur Shields (1896-1970, I cavalieri del Nord Ovest, Un uomo tranquillo), studia allo Skerrys College, scuola protestante di Dublino e sempre nella capitale si forma attore teatrale presso il Merchant Taylor School. Dal 1915 è attore professionista all'Abbey Theater; si mette in luce in numerose rappresentazioni fin quando, nel 1930, a 42 anni, Alfred Hitchcock lo fa esordire nel cinema nella commedia nera Giunone e il pavone. Durante una tournée americana al seguito della compagnia, John Ford lo sceglie per un ruolo eccentrico in L'aratro e le stelle (1936) e due anni dopo è Howard Hawsk a pretenderlo nella romanza Susanna, film di enorme successo. Si stabilisce così ad Hollywood e nel 1942 è ancora con Ford in Com'era verde la mia valle e nel 1944 firma un contratto con la Paramount, dopo aver vinto l'Oscar nel pluripremiato musical La mia via, di Leo McCarey. Proprio in quest'ultimo lavoro stabilisce un singolare record mai più verificatosi nella storia dell'Academy Awards: dal ruolo molteplice che ricopre, è vincitore come miglior attore non protagonista e contemporaneamente riceve, sempre per lo stesso film, la nomination quale miglior protagonista. Altre eccellenti prestazioni le offre in Dieci piccoli indiani (1945) da un testo di Agata Christie, nel noir di Jules Dassin La città nuda (1948), dove interpreta un arcigno commissario di polizia e in Un uomo tranquillo (1952), simpatica "spugna" al fianco di John Wayne e di suo fratello Arthur. Sul finire degli anni '50, dopo l'ottima prova in Pranzo di nozze, torna in patria e chiude la carriera con due film di produzione inglese. Ufficialmente, mai sposato.










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