Fuoco a oriente (1943, The North Star) Prigionieri di Satana (1944, The Purple Heart) Nodo alla gola (1948, Rope) La donna del bandito (1949, They Live by Night) La morte aldilà del fiume (1949, Roseanna McCoy) La porta dell'inferno (1950, Edge of Doom) Noi che ci amiamo (1950, Our Very Own) La via della morte (1950, Side Street ) Delitto per delitto - L'altro uomo (1951, Strangers on a Train) La giostra umana (1952, Full House) Il favoloso Andersen (1952, Hans Christian Andersen) Storia di tre amori (1953, The Story of Three Loves) Senso (1954) L'altalena di velluto rosso (1955, The Girl in the Red Velvet Swing) Lo chiamavano Trinità... (1970) Il serpente (1973, Le serpent) La polizia chiede aiuto (1974) Rosemary's Killer (1981, The Prowler) The Imagemaker (1986)
Il suo nome completo era Farley Earle Granger II. Attore americano di talento, tuttavia mai capace di affermarsi ai massimi livelli in una carriera perfettamente divisa tra cinema e televisione, accompagnata da film di successo e opere minori, con tarde apparizioni nel teatro broadwayano. Figura dotata di fascino misterioso, spesso inquietante; alto, atletico, sguardo espressivo, trova nel suo modo di recitare, ansioso ed eccitato, il perfetto cardine d'unione con l'identità smarrita della generazione corrente. Durante gli studi alla High School di San Jose, California, è scoperto dal produttore Samuel Goldwyn, che lo fa esordire nel cinema, appena diciottenne, in Fuoco a Oriente (1943). Ma è Alfred Hitchcock ad esaltare le sue virtù interpretative, concedendogli il ruolo dello studente nevrotico e assassino in Nodo alla gola (1948). L'anno successivo, Nicholas Ray lo trasforma in gangster ne La donna del bandito e nel 1951 è ancora sotto la regia di Hitchcock, che gli affida la parte del tennista ricattato in Delitto per delitto - L'altro uomo. Sempre diretto da importanti registi, è protagonista in altri film di successo: La via della morte (1950), Il favoloso Andersen (1952), L'altalena di velluto blu e in due film ad episodi, La giostra umana (1952, segmento 'Il dono dei Magi') e Storia di tre amori (1953, capitolo Mademoiselle). Luchino Visconti lo sceglie come spregevole amante di Alida Valli in Senso (1954), ma in seguito, probabilmente a causa dell'eccessiva standardizzazione dei suoi personaggi, le attenzioni su di lui iniziano a scemare. Nel 1955 lascia il cinema per 13 anni, periodo che dedica esclusivamente alla televisione e in parte al teatro, con debutto a Broadway nel 1955 nel musical ´The Carefree Tree´. Sui palchi newyorkesi è saltuariamente presente sulla fine degli anni '50 (´The Warm Peninsula´) e nella metà del decennio successivo (´The Crucible´), fino alla sua ultima ed acclamata uscita del 1978 nel thriller-comedy ´Deathtrap´, in replica per quattro anni, fino al 1982. Torna sul grande schermo nel 1968, nel trascurabile mystery Gioco d'azzardo; poi si lascia andare in produzioni europee, soprattutto italiane, di infimo ordine; a catena progressiva è presente in La tela del ragno (1970), Qualcosa striscia nel buio (1971), Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile (1972), La rossa dalla pelle che scotta (1972), Alla ricerca del piacere (1972), Amore mio, uccidimi! (1973), Lo chiamavano Mezzogiorno (1973) e altri titoli decisamente irrilevanti. In questo inesauribile questo nugolo di nefandezze, riesce comunque a salvare la reputazione in Lo chiamavano Trinità... (1970), La polizia chiede aiuto (1974) e nel francese Il serpente (1973). Tornato in patria, si mette ancora in evidenza, prima nel ruolo dello sceriffo in Rosemary's Killer (1981) e poi nella parte dell'ambasciatore in The Imagemaker (1986), inedito in Italia. Quindi ancora televisione e ultima apparizione nel cinema, nella commedia The Next Big Thing (2001), anche sua ultima interpretazione in carriera. Muore per cause naturali a 86 anni, nel 2011. Bisessuale non dichiarato, mai sposato, ha stretto rapporti affettivi con uomini e donne della cultura e dello spettacolo; tra questi: il direttore d'orchestra Leonard Bernstein, il manager teatrale Robert Calhoun, il drammaturgo Arthur Laurents, con le attrici Barbara Stanwyck, Joan Crawford, Shelley Winters, Ava Gardner, Rita Hayworth, Hedy Lamarr, Geraldine Brooks, Patricia Neal, Barbara Nichols, Janice Rule, June Haver, Peggy Maley, Dawn Addams, Phyllis Kirk e con la cantante Ethel Merman. Assieme al partner Robert Calhoun, nel 2007 scrive un libro di memorie, "Include Me Out: My Life from Goldwyn to Broadway".