Vittoria alata
(1944, Winged Victory)
La costola di Adamo
(1949, Adam's Rib)
Nata ieri
(1950, Born Yesterday)
Vivere insieme
(1952, The Marrying Kind)
La ragazza del secolo
(1954, It Should Happen to You)
Phffft... e l'amore si sgonfia
(1954, Phffft)
Una cadillac tutta d'oro
(1956, The Solid Gold Cadillac)
Piena di vita
(1956, Full of Life)
Susanna agenzia squillo
(1960, Bells Are Ringing)








NOMINATION ALL'OSCAR
Nata ieri
(non protagonista)



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Il suo vero nome era Judith Tuvim. Bionda, piacevole ed esuberante attrice di commedie sofisticate, lascia il segno negli anni '50 quando, attraverso una comicità irresistibile costruita da naturale scaltrezza e da rigogliosa esaltazione, trasforma il ruolo femminile da sempre asettico e rigoroso, in forma estranea alla tradizione e caratterista nell'individualità originale. Artisticamente nasce in teatro, dove muove i primi passi nel cabaret per poi passare al Mercury Theater di Orson Welles, nello stesso anno, 1938, in cui completa gli studi alla Julia Richman High School di New York. Insieme a Betty Comden e Adolph Green forma la compagnia The Revuers, nota per l'ottimo impiego satirico di rappresentazione. La svolta personale l'ottiene quando Garson Kanin la chiama a Broadway per sostituire la più affermata Jean Arthur nella commedia 'Born Yesterday', dove ottiene un successo incredibile e inaspettato. Analogamente a situazioni analoghe per altri artisti, Broadway funge da apri pista per Hollywood e anche in questo caso, grazie alle performance teatrali ('Kiss Them for Me'), la Holliday conquista il meritato lasciapassare per il cinema. Inizialmente lavora per la Fox con comparsate in due film minori; poi è la volta della MGM dove diventa una delle 'donne' preferite di George Cukor. Davanti alla cinepresa, il suo atteggiamento disinibito affascina sempre più; conquista unanimi consensi in ruoli di spalla a gradi nomi, come nel caso di Vittoria alata (1944) e, soprattutto nel 1949, quando agisce al fianco della celebrata coppia di Hollywood Spencer Tracy-Katharine Hepburn in La costola d'Adamo. Nel 1950, il direttore della Columbia Harry Cohn, la mette sotto contratto con la major e la Holliday conquista meritato trionfo già nello stesso anno, con la partecipazione in Nata ieri, trasposizione cinematografica della commedia teatrale 'Born Yesterday' da lei stessa in precedenza interpretata. In seguito, per l'attrice, è sempre la commedia ad offrirgli i migliori spunti; si consolida in Vivere insieme (1952) e la ragazza del secolo (1954) e, nella scia, si fa apprezzare per Una Cadillac tutta d'oro e Piena di vita, entrambi nel 1956. Rimane ferma quattro anni a causa dell'insorgere di un brutto male. Nel 1960, compare per l'ultima volta e da protagonista, nell'esilarante Susanna agenzia squillo di Vincente Minnelli; poi il ritiro. Muore di cancro al seno nel 1965, a soli 43 anni e nel momento della completa maturazione professionale. Sposata con il musicista Dave Oppenheim, dal quale ha un figlio, Jonathan, oggi operatore al montaggio; si separa nel 1951 dopo dieci anni di matrimonio. E' stata amante del regista Nicholas Ray e di Sydney Chaplin, figlio del ben noto Charlie. Nel 1952, fu chiamata a testimoniare davanti alla sottocommissione per la sicurezza interna del Senato (Senate Internal Security Subcommittee), contro colleghi sospettati di attività filo-comunista; appellandosi al quinto emendamento, si avvalse della facoltà di non rispondere.







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