Dreyfus (1930) Sabotaggio (1936, Sabotage) Ombre al confine (1936, Everything Is Thunder) L'isola delle perle / Bassa marea (1937, Ebb Tide) La taverna dei 7 peccati (1940, Seven Sinners) Corrispondente X (1940, Comrade X) La donna invisibile (1940, The Invisible Woman) Follia (1941, Rage in Heaven) Colpo di fulmine (1941, Ball of Fire) Mission to Moscow (1943) Hostages (1943) Ricatto (1947, The Shop at Sly Corner) Mamma ti ricordo! (1948, I Remember Mama) Anna Lucasta (1949) La torre bianca (1950, The White Tower) Quando la moglie è in vacanza (1955, The Seven Year Itch) Guerra e pace (1956, War and Peace) Addio alle armi (1957, A Farewell to Arms) La chiave (1958, The Key) La tempesta (1958) Mr. Sardonicus (1961) Venere in pigiama (1962, Boys' Night Out) Avventura nella fantasia (1962, The Wonderful World of the Brothers Grimm) Le lunghe navi (1964, The Long Ships) Funerale a Berlino (1966, Funeral in Berlin) Il cervello da un miliardo di dollari (1967, Billion Dollar Brain) L'esecutore (1970, The Executioner) Il seme del tamarindo (1974, The Tamarind Seed)
NOMINATION ALL'OSCAR Mamma ti ricordo! (non protagonista)
Caratterista viennese naturalizzato americano nel 1939, raramente protagonista, pił di spalla all'attore principale, ha svariato in ogni genere di film con prevalenza nel dramma, spionaggio, bellico e thriller. Alto, moro, aspetto imponente, sguardo minaccioso, sopracciglia folte, di movenza austera a volte inquieta, prevalentemente utilizzato per ruoli di cattivo o di turpi personaggi e per il suo accento slavo in figure bieche di spie sovietiche o loro pari, militari di oltre cortina di ferro, scienziati a servizio del blocco comunista nell'Europa dell'Est. Giovanissimo, partecipa attivamente da soldato di fanteria dell'impero Austro-Ungarico nella Prima Guerra Mondiale. Terminato il conflitto studia e si laurea alla Reale Accademia di Arte Drammatica di Vienna, per distinguersi da subito in rappresentazioni teatrali tra Austria e Germania, con ottimi risultati nella prima dell'opera di Bertolt Brecht Vita di ´Edoardo II di Inghilterra´, in scena a Monaco nel 1925. Allievo del grande regista teatrale Max Reinhardt, ottiene immediato successo personale a Berlino, per la trasposizione del dramma di Eugene O'Neill ´The Emperor Jones´. Sulla breccia per diversi anni, debutta nel cinema nel 1926 nel dramma Die Abenteuer eines Zehnmarkscheines e per circa un decennio, divide l'attività tra teatro e cinema muto tedesco, qui in film praticamente sconosciuti. Nel 1933, con l'ascesa di Adolf Hitler al potere, pur non ebreo, fugge in Francia e si stabilisce per due anni a Parigi, per poi dirottare in Inghilterra. A Londra, offre una memorabile interpretazione nello spionistico di Alfred Hitchcock Sabotaggio (1936) e si distingue alla grande anche come detective nel thriller Ombre al confine (1936). Sbarca a Hollywood nel 1937, ed è subito protagonista nell'avventuroso L'isola delle perle, suo primo film americano. Per tutti gli anni '40, richiesto dai maggiori studios, appare in film di routine e in altri di buon successo, La taverna dei 7 peccati, Corrispondente X, La donna invisibile, Follia, con ottima resa anche nella commedia, presente in Colpo di fulmine e, soprattutto in Mamma ti ricordo! (1948) che gli vale la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Lavora nel noir Anna Lucasta (1949), poi, a partire dagli anni '50 inizia a lavorare assiduamente per la televisione, con uguali ritorni al cinema, prima chiamato da Billy Wilder per la spassosa comedy Quando la moglie è in vacanza (1955), in seguito presente nel cast di super produzioni spettacolari, Guerra e pace (1956), Addio alle armi (1957), qui nominato ai Golden Globes. Nel 1958, è diretto da Alberto Lattuada in La tempesta, film italo-francese girato nell'allora Yugoslavia, tratto dal celebre romanzo di Alexander Pushkin. Nel decennio successivo, pressato dalla televisione, le sue apparizioni sul grande schermo iniziano lentamente a diminuire, comunque partecipe in Venere in pigiama (1962) e nel kolossal Avventura nella fantasia (1962). Deciso ad interrompere la professione di attore, torna in Inghilterra dalla metà degli anni '60, ma le richieste britanniche appaiono incessanti, al punto da lasciarsi convincere a proseguire la carriera, questa volta in terra inglese, dove riscuote consensi più che favorevoli per le prove offerte in Le lunghe navi (1966), Funerale a Berlino (1967), Il cervello da un miliardo di dollari (1967) e, fisicamente appesantito, appare perfetto in Il seme del tamarindo (1974), suo ultimo film. Ancora attivo in televisione, si ritira definitivamente dalle scene nel 1976. Colpito da polmonite, muore nel 1978, a 79 anni. Sposato quattro volte con due divorzi; prima unione con l'attrice tedesca Grete Mosheim, poi con la baronessa Vally Hatvany, deceduta dopo due anni di matrimonio, quindi con la fotografa Florence Meyer, figlia del noto Eugene Meyer, proprietario del Washington Post (due figli, Vincent e Laurence), infine con l'attrice americana Joan Tetzel.