Breve incontro (1945, Brief Encounter) Delitto in bianco (1946, Green for Danger) Sono un criminale (1947, They Made Me a Fugitive) Il terzo uomo (1949, The Third Man) Cielo tempestoso (1950, The Clouded Yellow) L'incubo dei Mau Mau (1953, The Heart of the Matter) Sopravvissuti: 2 (1955, The Cockleshell Heroes) La preda umana (1956, Run for the Sun) Il giro del mondo in 80 giorni (1956, Around the World in Eighty Days) Le radici del cielo (1958, The Roots of Heaven) La chiave (1958, The Key) Figli e amanti (1960, Sons and Lovers) Gli ammutinati del Bounty (1962, Mutiny on the Bounty) Il leone (1962, The Lion) Morituri (1965) Il colonnello Von Ryan (1965, Von Ryan's Express) Operazione Crossbow (1965, Operation Crossbow) Agli ordini del Fuhrer e al servizio di sua Maestà (1966, Triple Cross) L'ereditiera di Singapore (1967, Pretty Polly) Il lungo duello (1967, The Long Duel) I seicento di Balaklava (1968, The Charge of the Light Brigade) I lunghi giorni delle aquile (1969, Battle of Britain) La figlia di Ryan (1970, Ryan's Daughter) L'assassino arriva sempre alle 10 (1971, The Night Visitor) Per amore ho catturato una spia russa (1971, To Catch a Spy) Maria Stuarda regina di Scozia (1971, Mary, Queen of Scots) Il ribelle di Scozia (1971, Kidnapped) Ludwig (1972) La papessa Giovanna (1972, Pope Joan) Riflessi in uno specchio scuro (1972, The Offence) A Doll's House (1973) Conflict (1973) La battaglia delle aquile (1976, Aces High) Le piccanti avventure di Tom Jones (1976, The Bawdy Adventures of Tom Jones) Io, Beau Geste e la legione straniera (1977, The Last Remake of Beau Geste) Superman (1978) Meteor (1979) Uragano (1979, Hurricane) Sir Henry at Rawlinson End (1980) L'oca selvaggia colpisce ancora (1980, The Sea Wolves) Gandhi (1982) Sword of the Valiant: The Legend of Sir Gawain and the Green Knight (1984) Dust (1985) Misfatto bianco (1987, White Mischief) L'irlandese (1988, The Dawning)
Il suo nome completo era Trevor Wallace Howard-Smith. Attore britannico, tra i più incisivi del cinema inglese anni '40 e '50, prolifico anche in produzioni americane di successo, di grandi mezzi e sicura personalità, doti tuttavia non sufficientemente tali da consentigli di raggiungere l'apice del divismo cinematografico. Malgrado il finto aspetto altezzoso, sguardo incisivo, a volte sprezzante, voce roca, si è sempre distinto per classe e signorilità, da vero gentleman inglese. Attento interprete di primo piano e di supporto, adatto a qualsiasi ruolo e per qualsiasi genere (con preminenza nel war-movie sempre in veste di personaggi militari di alto grado), studia al College di Clifton; in seguito frequenta e si laurea all'Accademia Reale di Arte Drammatica (RADA) di Londra. L'inizio è nel teatro londinese, con debutto nel 1934 in 'Revolt in a Reformatory', dove si stabilisce attraverso un crescendo di interpretazioni in vari stage, che lo vedono spesso protagonista fino al 1940, quando interrompe la professione per arruolarsi nell'Artiglieria Reale inglese durante il secondo conflitto mondiale, con campagne in Norvegia e Sicilia. Ferito, è congedato nel 1943 e l'anno dopo, Carol Reed, regista con il quale l'attore stringerà un interessante sodalizio, lo fa esordire nel cinema, senza accredito in un piccolo ruolo, nel bellico La via della Gloria. L'anno seguente è già noto alle platee, grazie all'ottima prova da attore principale nel dramma Breve incontro, di David Lean. Nel 1949, ancora diretto da Carol Reed, riceve consensi per il noir Il terzo uomo. Dopo alcuni film minori, nel 1956 approda a Hollywood in Le radici del cielo e, nello stesso anno, è nel super cast de Il giro del mondo in 80 giorni. Riceve la nomination all'Oscar per l'interpretazione del rozzo genitore in Figli e amanti (1960) e nel 1962 si fa apprezzare per cattiveria, nel memorabile ruolo del viscido Capitano Bligh, nel rifacimento de Gli ammutinati del Bounty, qui alle prese, anche fuori dal set, con Marlon Brando anche co-produttore del film, che licenziò il regista iniziale Carol Reed, sostituito a metà riprese da Lewis Milenstone. Negli anni '60, è presente in una serie di film bellici di impronta spettacolare: Morituri, Il colonnello Von Ryan, Operazione Crossbow, I seicento di Balaklava e I lunghi giorni delle aquile. Nei primi anni '70 è chiamato ad interpretare figure secondarie in una serie di kolossal di vario genere, da La figlia di Ryan (1970) a Maria Stuarda regina di Scozia (1971), da Ludwig (1973, di Luchino Visconti) a La battaglia delle aquile (1976), da Superman (1978) e Meteor e Uragano (entrambi del 1979). Ruolo significativo nel biografico Gandhi (1982), poi routine fino al suo ultimo lavoro, L'irlandese (1988), morto durante le riprese per bronchite asmatica mal curata, film a lui dedicato. Nel corso della carriera si distinto anche nella televisione - "The Invincible Mr. Disraeli", "Il papavero è anche un fiore", "I diari del Terzo Reich" - e naturalmente in teatro, antica passione mai del tutto abbandonata, con ritorno in Inghilterra negli anni '60 e '70 per 'Two Stars for Comfort' e 'The Waltz of the Toreadors'. Nel 1980 rifiuta il titolo di Sir, proposto a suo favore dalla Regina Elisabetta, ma negli anni a seguire, dopo pressanti richieste accetta il titolo onorifico di Commander of the British Empire. Sposato per tutta la vita all'attrice Helen Cherry. Non ha avuto figli.