Furore sulla città
(1952, The Turning Point)
La principessa di Bali
(1952, Road to Bali)
Il grande caldo
(1953, The Big Heat)
La guerra dei mondi
(1953, The War of the Worlds)
La maschera di cera
(1953, House of Wax)
Fossa dei dannati
(1954, Make Haste to Live)
Il colpevole è tra noi
(1954, Shield for Murder)
Désirée
(1954)
Tre ore per uccidere
(1954, Three Hours to Kill)
La fortezza dei tiranni
(1954, The Saracen Blade)
Quando la moglie è in vacanza
(1955, The Seven Year Itch)
Il fidanzato di tutte
(1955, The Tender Trap)
L'invasione degli ultracorpi
(1956, Invasion of the Body Snatchers)
L'uomo che sapeva troppo
(1956, The Man Who Knew Too Much)
La notte dello scapolo
(1957, The Bachelor Party)
Johnny Trouble
(1957)
Faccia d'angelo
(1957, Baby Face Nelson)
La via del male
(1958, King Creole)
Vertigine
(1958, Marjorie Morningstar)
Imputazione omicidio
(1959, The Man in the Net)
Il giorno della vendetta
(1959, Last Train from Gun Hill)
Un uomo da vendere
(1959, A Hole in the Head)
Il prezzo del successo
(1959, Career)
Lo zar dell'Alaska
(1960, Ice Palace)
La conquista del West
(1962, How the West Was Won)
Le astuzie della vedova
(1963, A Ticklish Affair)
Il pistolero di Dio
(1969, Heaven with a Gun)
Quel motel vicino alla palude
(1977, Eaten Alive)








NOMINATION ALL'OSCAR
La notte dello scapolo
(non protagonista)



Web Page



Il suo vero nome era Carolyn Sue Baker. Attrice statunitense, versatile protagonista o comprimaria per drammi, commedie, western, thriller e fantascienza, soprattutto nota al grande pubblico per aver interpretato la patriarca Morticia Frump Addams in 23 puntate del famoso tv-series "La famiglia Addams". Mora, altezza media, attraente, look particolare e di stile anticonformista, dopo la laurea conseguita al Pasadena Playhouse, in California, ventenne, sofferente di asma, sogna di approdare al mondo dello spettacolo e ce la mette tutta pur di arrivare allo scopo, prima in show al Pasadena Community Playhouse, poi come disc jockey, fin quando è scoperta da un produttore della Paramount, Aaron Spelling, in seguito suo secondo marito (capace di convertirla, nel 1953 alla religione ebraica), il quale la fa esordire, 22enne, in Furore sulla città del 1952 e nello stesso anno in un altro ruolo secondario per La principessa di Bali. Appare nell'acclamato noir Il grande caldo (1953) ed è poi interprete nel cult sci-fi La guerra dei mondi (1953). Utilizzata dagli studios (anche dalla M-G-M) maggiormente in ruoli di donne avvenenti di natura sinistra, riesce a complementare i personaggi grazie alla propria espressione che cela, nel dolce ritratto visivo, componenti minacciose. Adeguandosi a questa logica, l'attrice non riuscirà mai ad imporsi attraverso il suo naturale temperamento, sacrificando così una carriera a favore di un utilizzo costruito a fini esclusivamente imprenditoriali. Passa da un genere all'altro con disarmante facilità; nel 1955 è nella graffiante commedia di Billy Wilder Quando la moglie è in vacanza, l'anno seguente fa parte del cast per il giallo hitchcockiano L'uomo che sapeva troppo e due anni dopo vince l'Oscar per l'ottima resa della frivola naturalista in La notte dello scapolo di Delbert Mann. Attiva nel dramma e nel noir, Fossa dei dannati, Tre ore per uccidere, Faccia d'angelo, La via del male, Imputazione omicidio, si fa valere anche nel western, Il giorno della vendetta, La conquista del West, Il pistolero di Dio, nella commedia, Il fidanzato di tutte, Un uomo da vendere e nella fantascienza, L'invasione degli ultracorpi. Quando il cinema sembra non offrirle più nulla, passa alla televisione e con gran successo, oltre il già citato "La famiglia Addams", presente in series famosi, quali "Radici", "Capitol", "Batman", "Burke's Law" (nominata al Golden Globe) e altri. Nel 1977 torna al grande schermo, truccata malissimo, nell'horror Quel motel vicino alla palude e nel 1979 interpreta il suo ultimo film, Relazioni pericolose; poi ancora televisione fino al 1982. Malata di cancro al colon, muore l'anno seguente, a 53 anni. Vita coniugale caratterizzata da quattro matrimoni e tre divorzi, senza figli; primo con Donald G. Donaldson, ex ufficiale della Air Corps, poi con il produttore Aaron Spelling, quindi con Herbert S. Greene, direttore d'orchestra a Broadway e infine con l'attore Peter Bailey-Britton, ben consapevole della imminente fine, sposato undici mesi prima del decesso. Tra i vari matrimoni, ha intrapreso una relazione sentimentale con il manager Budd Burton Moss.










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