L'amante del torero (1951, Bullfighter and the Lady) Mezzogiorno di fuoco (1952, High Noon) Il bruto (1953, El bruto) La freccia insanguinata (1953, Arrowhead) I pascoli d'oro (1953, San Antone) La lancia che uccide (1954, Broken Lance) Destino sull'asfalto (1955, The Racers) L'imputato deve morire (1955, Trial) Trapezio (1956, Trapeze) La pistola non basta (1956, Man from Del Rio) Gli uomini della terra selvaggia (1958, The Badlanders) I due volti della vendetta (1961, One-Eyed Jacks) Barabba (1961) Pat Garrett e Billy Kid (1973, Pat Garrett & Billy the Kid)
NOMINATION ALL'OSCAR La lancia che uccide (non protagonista)
GOLDEN GLOBES (USA)
Mezzogiorno di fuoco (non protagonista - Golden Globe) Mezzogiorno di fuoco (nomination miglior attrice emergente)
Il suo vero nome era Maria Cristina Estella Marcella Jurado de Garcia. Attrice messicana naturalizzata americana. Studia lettere all'università di Guadalajara e negli anni '40, sempre in Messico inizia la carriera artistica. Compare al grande pubblico in diversi film sconosciuti, quel tanto che basta per farne rapidamente una stella del cinema nel suo paese. Trasferitasi a Hollywood, prima di esordire sul grande schermo si dedica al giornalismo con scarsi risultati. La sua bellezza di stampo mediterraneo unita ad una voluttuosa apparenza aggressiva, la porta ad interpretare il più delle volte personaggi di fattezza esotica o volutamente latino-sudamericani. Il suo cavallo di battaglia si rivela nel western, dove ottiene i maggiori consensi. Ottime prove le esercita in Mezzogiorno di fuoco (1952), La lancia che uccide (1954), La pistola non basta (1956), I due volti della vendetta (1960) e Pat Garret e Billy Kid (1962); ma anche nel dramma sa offrire convincenti performance come nel caso di L'amante del torero (1951), Il bruto (1953), L'imputato deve morire (1955) e Trapezio (1956). Negli anni sessanta prova in alcune produzioni europee ma senza lasciare quell'impronta che caratterizzava le sue prestastazioni; appena sufficienti le prove offerte in I briganti italiani (1960), questo, sotto la regia di Mario Camerini e nel kolossal italiano Barabba (1962). Terminata l'esperienza con il cinema americano, negli anni '70 e '80, dopo aver provato la televisione, torna in patria e continua a recitare in film di produzione nazionale. Inizialmente sposata all'attore messicano Víctor Velàzquez (una figlia, Sandra e un figlio, Victor Hugo, morto nel 1981 in un incidente automobilistico), divorzia per unirsi in matrimonio con il famoso attore Ernest Borgnine, dal quale si separerà nel 1963. È stata a lungo amante di Marlon Brando e ha intercorso rapporti di amicizia-sentimentale con altri attori di Hollywood, quali Frank Sinatra, Burt Lancaster, John Wayne e Sammy Davis jr.