Così vinsi la guerra (1944, Up in Arms)
L'uomo meraviglia (1945, Wonder Man)
Preferisco la vacca (1946, The Kid from Brooklyn)
Sogni proibiti (1947, The Secret Life of Walter Mitty)
Venere e il professore (1948, A Song Is Born)
L'ispettore generale (1949, The Inspector General)
Divertiamoci stanotte (1951, On the Riviera)
Il favoloso Andersen (1952, Hans Christian Andersen)
Un pizzico di follia (1954, Knock on Wood)
Bianco Natale (1954, White Christmas)
Il giullare del re (1955, The Court Jeste)
Il principe del circo (1958, Merry Andrew)
Io e il colonnello (1958, Me and the Colonel)
Un generale e mezzo (1961, On the Double)
La pazza di Chaillot (1969, The Madwoman of Chaillot)
PREMIO OSCAR
Oscar alla carriera (1955)
Humanitarian Award (1982)
GOLDEN GLOBES
Divertiamoci stanotte (Golden Globe)
Il favoloso Andersen (nomination)
Il giullare del re (nomination)
Io e il colonnello (Golden Globe)
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Il suo vero nome era David Daniel Kominski. Cantante e intrattenitore comico, nel cinema non eccessivamente prolifico, interprete in una quindicina di film nel ventennio '40-'50 ma quanto basta per rendere giustizia al suo straordinario talento. Alto, agile, dallo sguardo disattento e distaccato dalle problematiche della vita, dotato di una parlantina capace di esprimere scioglilingua e filastrocche in rapidità impressionante e con incredibile solfeggio. Portato alla professione medica, si iscrive alla Thomas Jefferson High School di Brooklyn a New York, ma ben presto lascia gli studi per lavori disparati e senza costrutto. Affascinato dalle scene artistiche, inizia alla radio WBBC, per poi passare al circuito Borscht nel Catskill Mountains. In seguito e per 5 anni è cabarettista assieme a Dave Harvey e Kathleen Young, prima di mettersi in proprio attraverso spettacoli vaudeville in tournée negli USA e in Asia, special modo con l'acclamato musical 'Le vie in Paris'. Nel 1939 fa il suo esordio in teatro a Broadway in 'The Straw Hat Revue' e raccoglie consensi nel music 'Lady in the Dark', dove canta "Tchaikovsky", motivo beffardo a citazione di 58 nomi di compositori russi che Kaye nomina in scioglilingua in una trentina di secondi. Questo suo modo di agire, inusuale e originale, che può attirare consensi e al contrario anche critiche, non lascia comunque indifferenza. Il produttore Samuel Goldwyn lo mette sotto contratto e nel 1944 lo fa esordire nel cinema attraverso la commedia musicale Così vinsi la guerra, nella quale Kaye esalta le sue doti di eccentrico linguista. Uno dopo l'altro, è presente in film importanti e dagli alti costi produttivi; ottimo in Preferisco la vacca, Sogni proibiti, Venere e il professore e, soprattutto, in L'ispettore generale. Negli anni '50, dopo il successo de Il favoloso Andersen, Bianco Natale e Il giullare del re, fonda una casa di produzione indipendente, la Sylvia Fine Productions Dena in co-produzione con la moglie e intitolata a sua figlia. Nel periodo, alterna l'attività cinematografica con quella teatrale; inaugura stagioni al Palladium di Londra, Curran Theatre di San Francisco,
Palace Theatre di New York, Shubert Theatre di Detroit, Greek Theatre di Los Angeles e rappresentazioni anche in Australia, a Sidney e Melbourne. Negli anni '60 prova nel genere drammatico con due film, Un generale e mezzo (1961) e La pazza di Chaillot (1969), prima di prestare contributo non indifferente per l'UNESCO, soprattutto attraverso concerti di beneficenza alla New York Philharmonic e in Inghilterra presso la London Symphony Orchestra. Appare in programmi televisivi, dove fonda un proprio circuito, la Belmont Television Company. Per le opere umanitarie, nel 1982 vince l'Oscar Speciale Jean Hersholt Humanitarian Award e nel 1986 è insignito della Legion d'Onore. L'anno seguente, muore a Los Angeles per insufficienza cardiaca. Bisessuale, amante di Laurence Olivier, ha comunque sposato la compositrice nonché paroliere Sylvia Fine (una figlia, Dena), spesso collaboratrice per scritture di motivi e coreografie musicali.
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