I cavalieri del cielo
(1941, I Wanted Wings)
I dimenticati
(1941, Sullivan's Travels)
Il fuorilegge
(1942, This Gun for Hire)
La chiave di vetro
(1942, The Glass Key)
Ho sposato una strega
(1942, I Married a Witch)
Sorelle in armi
(1943, So Proudly We Hail!)
Un'ora prima dell'alba
(1944, The Hour Before the Dawn)
Donne indiavolate
(1945, Out of This World)
Mi piace quella bionda
(1945, Hold That Blonde)
La dalia azzurra
(1946, The Blue Dahlia)
La donna di fuoco
(1947, Ramrod)
Saigon
(1948)
Furia dei tropici
(1949, Slattery's Hurricane)











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Il suo vero nome era Constance Frances Marie Ockelman. Affascinante e provocatoria glamour star della Hollywood anni '40; Dark Lady per eccellenza nei film noir, iniziatrice della moda ´peek-a-boo´ con biondi capelli a taglio lungo che nascondono metà del volto a identificazione di una certa ambiguità di carattere, torbido e piccante. Figlia di un marinaio, rimane orfana a 11 anni e dopo gli studi alla Bliss School of Acting di Hayden, inizia a lavorare nel cinema, da comparsa e senza accredito in sei film, con lo pseudo Costanza Keane, dal cognome del suo patrigno. Nel 1941, dopo vari provini andati a vuoto alla M-G-M, prende il nome d'arte Veronica Lake, firma un contratto con la Paramount e attraverso I cavalieri del cielo e I dimenticati inizia una folgorante quanto breve carriera, che nel cinema di qualità la vede protagonista assoluta per lo spazio di un solo decennio. È partner ideale di Alan Ladd in diversi noir di successo culminati nel 1946 con la straordinaria interpretazione in La dalia azzurra. Nel periodo, a grande richiesta del pubblico, è cinica e perversa in numerosi ruoli di ´donna fatale´, come nei casi di Il fuorilegge, La chiave di vetro, Ho sposato una strega, Un'ora prima dell'alba e Furia dei tropici, film che di fatto chiude uno score breve ma intenso. Si dedica alla televisione per quattro anni ma con scarsi risultati. A questo punto, cade in miseria soprattutto per la vita dissoluta e la dipendenza all'alcol che lentamente la porta alla rovina. Nei primi anni '60 é casualmente riconosciuta all'interno di un hotel nel centro di New York, intenta a lavorare come cameriera dietro il bancone del bar. Aiutata da amici di vecchia data, prova ancora a misurarsi dietro la cinepresa in due film low-budget del 1966 e 1970, ma anche qui con risultati penosi. Nel 1971 scrive un'interessante autobiografia dal titolo´'Veronica´. Muore di epatite virale due anni dopo. Nel periodo dove eccelleva da star assoluta, è stata amante del produttore miliardario noto aviatore Howard Hughes, del famoso playboy brasiliano Jorge Guinle e del magnate armatore greco Aristotele Onassis. Sposata quattro volte con tre divorzi: inizialmente con l'architetto John S. Detlie (due figli, William e Elaine), poi con il regista André De Toth (due figli, Andre Michael e Diane), quindi con Joseph A. McCarthy ed infine con Robert Carleton Munro.










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