Vittoria alata
(1944, Winged Victory)
Il bacio di mezzanotte
(1949, That Midnight Kiss)
Il pescatore della Louisiana
(1950, The Toast of New Orlean)
Il grande Caruso
(1951, The Great Caruso)
Da quando sei mia
(1952, Because You're Mine)
Il principe studente
(1954, The Student Prince)
Serenata
(1956, Serenade)
Arrivederci Roma
(1957)
Come prima
(1959, For the First Time)












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Il suo vero nome era Alfred Arnold Coccozza. Attore e tenore americano di origine italiana, prematuramente morto a soli 38 anni, tra i pezzi da novanta della musica lirica di ogni tempo, capace di vendere 50 milioni dischi in tutto il mondo, nel cinema interprete in soli nove film, per una breve carriera sul grande schermo che lo ha visto, dopo un folgorante avvio, precipitare nell'anonimato, causa soprattutto di una personalità altamente volubile e da situazioni allacciate all'alcolismo, all'abuso di tranquillanti e dal costante problema della obesità curata con forti dosi di barbiturici, fattori che stretti tra loro hanno contribuito a rovinare la sua professione. Altezza media, moro, bell'aspetto, nasce a Filadelfia in Pennsylvania da genitori emigrati dall'Abruzzo-Molise e sin da bambino, attratto dalla musica e sospinto dalla madre, dopo gli studi di base, prende lezioni di canto sotto gli insegnamenti di Irene Williams. Non ancora ventenne, all'Academy of Music di Filadelfia si procura un'audizione presso il celebre direttore d'orchestra Serge Koussevitzky, il quale, rimasto favorevolmente impressionato dall'acuto timbro di voce, lo fa esibire al Summer Festival di Tanglewood nel Massachusetts e successivamente lo sospinge al perfezionamento, presso il Conservatorio Berkshire School of Music, dove vince una borsa di studio. Firma un accordo con la casa discografica RCA Victor, si trasferisce a New York dove sigla un contratto con la Columbia Concert che non può onorare appieno, partecipe comunque in numerosi tour, chiamato nel frattempo alle armi, durante il secondo conflitto mondiale. Pur mai impegnato in guerra, di stanza alla basi aeree del Texas, intrattiene i soldati attraverso numerosi spettacoli. Congedato, nel 1944 si esibisce a Broadway nel gruppo corale del musical ´Winged Victory´, presente, nello stesso anno e in analogo ruolo anche per la versione cinematografica prodotta dalla 20th Fox, Vittoria alata, che segna il suo esordio nel cinema, pur in una parte decisamente limitrofa. Nel 1948 firma un contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer, stipula che comprende anche una serie di tour (grande successo personale a Saint Louis in ´Madama Butterfly´ di Giacomo Puccini) e i diritti a marchio M-G-M per le incisioni su disco. Lo studios gli costruisce cinque film a sua misura, dall'iniziale Il bacio di mezzanotte (1949), dove si esibisce nell'aria di Gaetano Donizetti "Una furtiva lagrima", fino al Il principe studente (1954), notevole in "Serenade". Nel mezzo, ottime performance in Il pescatore della Louisiana (1950) autore della sua canzone "Be My Love", Da quando sei mia (1952), eccellente in "Granada" e, soprattutto, nel suo film più famoso, il biografico Il grande Caruso (1951), vera apoteosi personale con incisione e vendita di oltre un milione di dischi a raccolta di famosissimi brani presenti nel film, "Celeste Aida", "Torna a Surriento", "La donna è mobile", "Ave Maria" e altri; disco che contribuisce ad aprire la strada verso la musica lirica alle generazioni adolescenziali dell'epoca. Sotto sponsor della Coca-Cola, firma un contratto televisivo con la CBC e la NBC, per esibirsi da presentatore e nel suo classico repertorio di cantante. Ormai all'apice del successo critico e popolare, nel 1954 prova a svincolarsi dalla M-G-M, ma la major gli intima, da contratto, il divieto di girare film per altri studios e, allo stesso tempo, di incidere dischi. Fermo per due anni, dopo una querelle di natura legale risolta da un compromesso, nel 1956, è interprete alla Warner Bros. della romanza musicale Serenata e l'anno successivo, negli studi italiani della Titanus lavora in Arrivederci Roma, al fianco di Renato Rascel, tiepido successo personale, non più ai fasti del primo quinquennio. Tiene sempre in primo piano l'opera lirica e alla Scala di Milano trionfa nel ´Rigoletto´ prima dell'affermazione ne ´I pagliacci´ al San Carlo di Napoli. Nel 1959, interpreta il suo ultimo film, Come prima, girato nell'isola di Capri. Al termine delle riprese, è ricoverato per infarto alla clinica Valle Giulia di Roma, dove muore pochi giorni dopo. Il suo retaggio di artista non lascia eredi e negli anni a seguire, i grandi della lirica, da Luciano Pavarotti a Plácido Domingo e Josè Carreras, devono a lui un debito di riconoscenza. Alla sua morte, la città di Filadelfia ha dedicato al suo nome il più ampio parco della città. Ancora oggi utilizzati molti dei suoi brani, inseriti in film contemporanei, in vari passaggi utilizzati come colonne sonore (Bird, Creature del cielo, Questo pazzo sentimento, Zodiac, Polar Express), tv-series, documentari e perfino videogiochi. È tra i rari artisti ad aver ricevuto due stelle nella celebre Walk of Fame; per il suo contributo da attore e per quello da discografico. Su di lui, scritte numerose biografie; tra queste, ´Mario Lanza: Tenor in Exile´ di Roland L. Bessette, stampata nel 1999 e rieditata nel 2003. Tra gli innumerevoli album incisi nei vari decenni, consigliata la raccolta in due dischi, ´The Essential Mario Lanza´ (2007). Sposato con Elizabeth Jeannette Hicks, sorella di un suo compagno d'armi conosciuto durante il servizio militare, deceduta l'anno successivo alla sua morte (quattro figli, Colleen, Elisa, Damon e Marc, morto anche lui d'infarto a 37 anni, nel 1993). Vari rumors accompagnano voci di presunti flirt con le attrici Zsa Zsa Gabor, conosciuta sul set di Come prima (1959) e Inger Stevens.








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