Claudia (1943) Il villino incantato (1945, The Enchanted Cottage) La scala a chiocciola (1945, The Spiral Staircase) Un albero cresce a Brooklyn (1945, A Tree Grows in Brooklyn) Anime ferite (1946, Till the End of Time) Barriera invisibile (1947, Gentleman's Agreement) Una sposa insoddisfatta (1950, Mother Didn't Tell Me) Perfido invito (1952, Invitation) La fossa dei dannati (1954, Make Haste to Live) Tre soldi nella fontana (1954, Three Coins in the Fountain) L'imputato deve morire (1955, Trial) La legge del signore (1956, Friendly Persuasion) La mia terra (1959, This Earth Is Mine) Scandalo al sole (1959, A Summer Place) Il buio in cima alle scale (1960, The Dark at the Top of the Stairs) La pił grande storia mai raccontata (1965, The Greatest Story Ever Told)
Il suo nome completo era Dorothy Hackett McGuire. Nome celebre dello Star-System hollywoodiano. Proveniente dal teatro, che non ha mai del tutto lasciato a favore della carriera cinematografica, breve ma comunque colma di gratificazioni personali. Dall'aspetto trasparente, sguardo sincero, di una bellezza nitida però durata soltanto lo spazio di un decennio, dato il prematuro invecchiamento che il destino le riserva. Di talento espressivo, è attrice teatrale dopo aver compiuto gli studi al Junior College di Obhama, al Ladywood Convent di Indianapolis e al Pine Manor College di Wellesley. Già negli anni '30 è attivissima a Broadway e grazie all'acclamato personaggio ricoperto nella piéce ´Claudia´, fa il suo esordio nel cinema proprio con un film tratto dalla riduzione teatrale e con analogo titolo (1943), dove offre subito una memorabile interpretazione, che ripete nel 1945 in La scala a chiocciola, attraverso una perfetta comunicazione gestuale che gli offre il ruolo della sordomuta. Sempre presente in film di valore, non si è mai lasciata andare in produzioni commerciali o di poco conto, preferendo scegliere piuttosto che essere scelta. Negli anni '40 e fino alla metà del decennio successivo si distingue nel melodramma, noir e commedie di successo, come nel caso di Anime ferite (1946), Barriera invisibile (1947), La fossa dei dannati (1954), Tre soldi nella fontana (1954) e L'imputato deve morire (1955). Poi, il sorgente grigiore dei capelli e l'accentuazione delle rughe facciali la portano a ricoprire ruoli non più di ragazza spigliata e sentimentale ma di madre premurosa verso i propri figli. È così che riveste con identica bravura caratterizzazioni di notevole efficacia, come nel caso di La legge del signore (1956) e Scandalo al sole (1959). Dagli anni '60 le sue apparizioni iniziano a diradarsi; fa la sua parte nel ruolo della Madonna nel kolossal religioso La più grande storia mai raccontata (1963), che di fatto segna l'abbandono da Hollywood a favore della televisione, nella quale lavora fino al 1990. Sposata a John Swope, fotografo del magazine Life (due figli, Mark e Topo, quest'ultima attrice). Rimasta vedova nel 1979, non si è più risposata. Prima del matrimonio, fu amante dell'attore Henry Fonda.
