La rapina del secolo
(1955, Six Bridges to Cross)
Gioventù bruciata
(1955, Rebel Without a Cause)
Lassù qualcuno mi ama
(1956, Somebody Up There Likes Me)
Delitto nella strada
(1956, Crime in the Streets)
Gli indiavolati
(1956, Rock, Pretty Baby)
Il gigante
(1956, Giant)
La moglie sconosciuta
(1959, A Private's Affair)
Exodus
(1960)
Il giorno più lungo
(1962, The Longest Day)
Il grande sentiero
(1964, Cheyenne Autumn)
La più grande storia mai raccontata
(1965, The Greatest Story Ever Told)
Il sadico
(1965, Who Killed Teddy Bear)
Krakatoa est di Giava
(1969, Krakatoa: East of Java)
Fuga dal pianeta delle scimmie
(1971, Escape from the Planet of the Apes)








NOMINATION ALL'OSCAR
Gioventù bruciata
(non protagonista)
Exodus
(non protagonista)



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Il suo vero nome era Salvatore Mineo jr. Attore di cinema, teatro e televisione, di origine siciliana, famoso per essere stato il primo interprete di Hollywood a dichiarare pubblicamente la propria bisessualità, nel tempo riconosciuta come vera omosessualità. Di gran talento, dotato di uno sguardo che esprime profonda tristezza, probabilmente derivato dalla terribile infanzia vissuta nell'indigenza, nel cinema ha rappresentato, assieme ad altri attori della sua generazione, James Dean su tutti, quella figura giovanile sempre alle prese con difficoltà esistenziali; ruoli comunemente violenti e aggressivi, ma in fondo nascosti da un certo grado di vulnerabilità. Figlio di emigranti, padre becchino, terzo di quattro figli, a soli 8 anni è espulso per indisciplina dalla scuola di gesuiti Christopher Columbus di New York e due anni dopo, nel 1949, è arrestato per rapina assieme all'intera gang minorile del quartiere Bronx. Non perseguibile per via dell'età, frequenta una scuola di ballo all'interno del comprensorio di Broadway e nello stesso teatro debutta undicenne in 'The Rose Tattoo' ('La rosa tatuata'). Nel 1955 appare figlio di Yul Brynner nella trasposizione broadwayana di 'The King and I' ('Il re e io'). Esordio sul grande schermo nel 1955 in La rapina del secolo. Il successo personale arriva nello stesso anno attraverso Gioventù bruciata, dove nel ruolo di Plato, tra l'altro la sola figura pienamente gay presente nella sua filmografia, si assicura giudizi eccezionalmente positivi sia da parte del pubblico che della critica specializzata. Da qui in avanti la carriera è ormai assicurata, nel cinema e soprattutto in teatro, dove spesso agisce da regista. Nel 1956 è co-protagonista in Il gigante, mega-produzione di George Stevens e primo di una serie di kolossal da lui interpretati con assoluta padronanza di mezzi, come nei casi di Il giorno più lungo (1962), La più grande storia mai raccontata (1966), Krakatoa, Est di Giava (1969) e Fuga dal pianeta delle scimmie (1971), con prove assolutamente maiuscole in Exodus (1960) nella parte del giovane ebreo rinnegato poi pentito e nel western Il grande sentiero (1964) nel ruolo dell'indiano ribelle ucciso dalla sua stessa gente. Nel 1964 è protagonista nel noir Il sadico, intensa rappresentazione di un ragazzo squilibrato e pericolosamente lucido. Muore a 35 anni nel 1979, ucciso a coltellate da un balordo mentre rincasava dopo aver terminato le riprese di una puntata del series-tv "Joe Forrester". Delitto, a detta di molti, probabilmente maturato all'interno del 'giro' omosex-mercenario. Mai sposato, nella vita è stato amante dell'attrice Jill Haworth e, in campo maschile, di Michael Mason. Relazioni mormorate e mai confermate con gli attori Rock Hudson e Peter Lawford.







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