La modella (1931, Inspiration) La voce del sangue (1931, Never the Twain Shall Meet) Il fallo di Madelon Claudet (1931, The Sin of Madelon Claudet) Mata Hari (1931) Arsenio Lupin (1932, Arséne Lupin) Carne (1932, Flesh) Scarface - Lo sfregiato (1932, Scarface) La maschera di Fu Manciu (1932, The Mask of Fu Manchu) The Phantom of Crestwood (1932) Pranzo alle otto (1933, Dinner at Eight) Nostro pane quotidiano (1934, Our Daily Bread) Black Fury (1935) Nemico amato (1936, Beloved Enemy) Outcast (1937) Orgoglio e pregiudizio (1940, Pride and Prejudice) Il cerchio si chiude (1947, Framed) Sansone e Dalila (1949, Samson and Delilah) M (1951)
Il suo vero nome era Mildred Linton. Caratterista americana di promettente carriera cinematografica, troncata a seguito dell'incriminazione nella famosa Black List, organizzata dal Senatore repubblicano Joseph MacCarthy contro gli artisti americani tacciati di affinità comuniste. Bionda, attraente, da genitori adottivi si trasferisce presto a Los Angeles, dove studia alla High School di Hollywood. Iscritta per due anni nella facoltà di medicina alla University of California, lascia l'ateneo per dedicarsi alla carriera di attrice. Dopo aver frequentato la Pasadena Playhouse, firma un accordo con la Fox Film Corporation e nel 1926 debutta senza accredito, in un ruolo marginale, in
I volti della verità. Lo studios non crede molto alle sue possibilità; le proposte per film di seconda fascia sono puntualmente respinte dall'attrice e i vertici della major la escludono per 5 anni da ogni tipo di lavorazione. Nel 1931, scaduto il contratto, passa alla M-G-M e qui è chiamata dal regista Clarence Brown per una parte secondaria in La modella, dove recita al fianco di Greta Garbo e Robert Montgomery. Dopo varie apparizioni in film di buon successo, Mata Hari, Arsenio Lupin e Carne, il magnate Howard Hughes la pretende nel cast del crime Scarface - Lo sfregiato (1932), dove offre prova maiuscola. Nello stesso anno si fa apprezzare nell'horror La maschera di Fu Mancia e in seguito si distingue in film di buon riscontro, Pranzo alle otto (1933), Nostro pane quotidiano (1934), Black Fury (1935). Lascia la M-G-M nel 1935 per rendersi attrice indipendente; lavora anche a Broadway, in ´'The Walrus and the Carpenter´, ´Hedda Gabler´ e ´Little Darling´ e nel cinema recita in svariati drammi, Nemico amato, Outcast e altri lavori di produzione limitata. Nel periodo riesce comunque a ritagliarsi personaggi di spessore, come nei casi di Orgoglio e pregiudizio (1940) e del noir Il cerchio si chiude (1947). A seguito di questo film, inizia il calvario maccartista; per le sue simpatie di sinistra, da lei mai negate, è accusata di attività anti-americane. Finisce alla sbarra davanti la commissione dell'HUAC (House Committee on Un-American Activities) ma appellandosi al quinto emendamento non risponde alle domande sulla sua possibile iscrizione al Partito Comunista. Il regista Cecil B. DeMille, tra i promotori della"'caccia alle streghe", a seguito dei fatti, mantiene con lei l'accordo stipulato in precedenza, ma la relega in un piccolo ruolo senza nome nel kolossal Sansone e Dalila (1949), che precede l'ultima sua apparizione nel cinema americano, relativa al b-western Pistole infallibili, girato nel 1952. Da qui in avanti, le porte di Hollywood gli si chiudono automaticamente. Esclusa da ogni giro, tenta l'esperienza politica nel Partito Democratico, tuttavia senza alcun risultato. Negli anni '70, quando il fenomeno maccartista è ormai perso nell'oblio da oltre un decennio, riappare, ma in televisione, nei tv-series "Il tenente Kojak" e "Pepper Anderson agente speciale". Si ritira a vita privata nel 1975. Da tempo malata di tubercolosi, colpita da broncopolmonite, muore 93enne nel 2003. Sposata due volte: con il regista Charles Vidor (un figlio, Michael) dal quale divorzia per diventare moglie dell'attore Lloyd Gough.